3 Aprile 2013

BSB: così a Brands Hatch Indy nelle ultime stagioni

Gare da sempre ricche di sorprese sul tracciato Indy

Giusto 1.944 metri di percorso, sole 6 curve da affrontare a 150 km/h di media per 30 tornate consecutive. Questo è il tracciato “Indy” di Brands Hatch, budello da poco meno di 2 kilometri porzione del celebre circuito “Grand Prix” da diverse stagioni ormai prova di apertura del British Superbike. Un pò per le sue peculiarità uniche nel suo genere, un pò perchè si tratta pur sempre del primo evento del calendario, Brands Hatch Indy da anni ha riservato diverse sorprese pur vantando nell’albo d’oro diversi nomi eccellenti del motociclismo internazionale. 2009: Sylvain Guintoli vince all’esordio Il 2009 si presenta come un anno di cambiamenti per il British Superbike. Dorna Sports cede, dopo una gestione ai più rivedibile, i diritti sportivi e di promoter del campionato a MSVR (acronimo di MotorSportVision Racing), cambia anche lo schieramento di partenza con il campione in carica Shane Byrne insieme a Tom Sykes, Leon Haslam e Cal Crutchlow trasferitisi nei mondiali Superbike e Supersport. Direttamente dalla MotoGP, ingaggiato dal team Crescent Suzuki, si presenta invece Sylvain Guintoli il quale non sbaglia un colpo all’esordio: pole position al sabato, vittoria in Gara 1 all’indomani, costruita grazie ad un pregevole sorpasso su Glen Richards (Campione British Supersport in carica promosso in SBK con HM Plant Honda) nel corso del 16° dei 30 giri previsti. A completare il podio oltre a Richards figura Stuart Easton, terzo su Hydrex Honda a scapito delle Yamaha GSE di James Ellison e Leon Camier, quest’ultimo fermato sul più bello coinvolto in un errore (e conseguente caduta) di Steve Plater, chiamato da HM Plant Honda per sostituire Joshua Brookes fermato da problemi col visto per il Regno Unito. “The Shafter” avrà modo di rifarsi in Gara 2 conquistando la vittoria all’esordio in sella alla Yamaha YZF R1 del GSE Racing, sferrando l’attacco decisivo sul fuggitivo Stuart Easton nel corso del 19° giro. Il pilota scozzese, in crisi di gomme, nel finale cederà al photofinish la seconda e terza piazza rispettivamente a Sylvain Guintoli e Steve Plater. Nel 2010 il ritorno di Kiyonari (8) 2010: Hill piega Kiyonari, Ellison in Gara 2 Archiviato un problematico biennio nel mondiale di categoria, Ryuichi Kiyonari torna nel British Superbike e mette subito in chiaro le cose al sabato conquistando l’ottava pole position in carriera, rigorosamente in sella alla Fireblade di HM Plant Honda. In Gara 1 “King Kiyo” parte con i favori del pronostico, ma per una piccola sbavatura nel corso del 22° giro sarà costretto a cedere comando e vittoria a Tommy Hill, neo-acquisto di casa Crescent Suzuki, alla seconda affermazione in carriera e soltanto alla terza gara disputata con la compagine diretta da Jack Valentine dopo aver sostituito l’infortunato Guintoli nella prima metà della stagione 2009. Hill e Kiyonari nella prima manche riuscirono a staccare di gran lunga James Ellison, bravo a rifarsi in Gara 2 conquistando in volata per soli 136/1000 la vittoria proprio a scapito di Tommy Hill con più staccati gli alfieri di TAS Suzuki Alastair Seeley e Michael Laverty. Niente da fare per Ryuichi Kiyonari, scivolato nelle prime fasi di gara, medesima sventura occorsa ad un irriconoscibile Joshua Brookes. Da segnalare nel Warm Up la brutta caduta e conseguente infortunio alla spalla di Neil Hodgson, al rientro nel BSB con Motorpoint Yamaha, in quell’occasione la sua ultima presenza ufficiale in un weekend di gara prima del ritiro annunciato poche settimane più tardi. Duello tra Hill e Byrne nel 2011 2011: ritorno vincente di Shane Byrne Sorpassi, incidenti, Safety Car, colpi di scena ed il ritorno alla vittoria di un grande protagonista nella storia del British Superbike. Gara 1 a Brands Hatch Indy nel 2011 aveva visto il successo di Shane Byrne, tornato in madrepatria con HM Plant Honda, a seguito di un biennio con alti e bassi nel mondiale, giunto alla 28° affermazione nel BSB riuscendo a stare lontano dai guai in una “pazza” prima manche caratterizzata da una serie infinita di cadute e colpi di scena. Al dodicesimo giro Michael Laverty, in bagarre con Byrne e Hill, sbaglia e paga alla “Clark” evitato di un soffio dai suoi due colleghi. Inevitabile l’ingresso della “Safety Car”, si ripartirà con un Joshua Brookes (passato a TAS Suzuki) in gran spolvero, ma a sua volta KO per un spaventoso volo alla “Paddock Hill Bend” con trauma cranico al seguito. Nel finale Byrne riuscirà a regolare Tommy Hill per la vittoria, l’esatto opposto in Gara 2 con l’alfiere Swan Yamaha in trionfo questa volta a scapito del Campione in carica Ryuichi Kiyonari, secondo con HM Plant Honda dopo un’anonima prima manche. Nel 2012 si è corso sotto il diluvio 2012: una sola gara sotto il diluvio Nuovo regolamento, ma il tempo di sempre nel Regno Unito: pioggia, diluvio a Brands Hatch Indy per il battesimo del “nuovo corso” del British Superbike, con l’evento inaugurale della stagione 2012 che aveva visto la disputa di soltanto una gara per le proibitive condizioni climatiche. Nell’unica manche disputatasi Jon Kirkham, passato al team Samsung Honda (ex-HM Plant), riuscirà a beffare sul traguardo in volata Alastair Seeley (TAS Suzuki) e Michael Rutter (MSS Kawasaki), per un podio che più inedito non si può. Tra gli attesi protagonisti, il campione in carica Tommy Hill è volato a terra negli ultimi giri, mentre Noriyuki Haga ha concluso 13° al vero esordio nel BSB con Swan Yamaha scontando una partenza da dimenticare. Per quanto concerne i nostri portabandiera, Alex Polita in rimonta dalla 28esima posizione in griglia ha concluso 11° con la Ducati 1199 Panigale del Jentin Doodson Motorsport, a terra invece Luca Scassa su Padgett’s Honda quando era in 7° posizione e tra i piloti più veloci in pista.

Lascia un commento