3 Settembre 2017

Viaggio tra i tifosi di Valentino Rossi “Lo conosciamo bene, in Spagna ci sarà”

Rossi non molla, il popolo giallo neanche: a Tavullia, la cittadina del Doctor, il rammarico per l'incidente sta lasciando posto alla fiducia nel rientro a tempo record.

Valentino Rossi:  dal dolore per l’infortunio e la rinuncia al round casalingo di Misano, all’attesa per un rientro in Spagna (24 settembre) che avrebbe del miracoloso. Il Doctor non molla, i suoi tifosi neanche.

Siamo stati a Tavullia, la cittadina del Doctor, per sentire l’aria che tira al centro del tifo in giallo. E’ una domenica piovosa  e fredda, il termometro segna 13 gradi ma in piazza non c’è un posto. Il parcheggio è completo,  auto con targhe da tutta Europa, Ad  attirare la nostra attenzione un suv tedesco con un mega adesivo  giallo sul lunotto posteriore e la targa dedicata al campione,

Il suv tedesco con la targa dedicata a Valentino Rossi

Rossi è convalescente ma dalla Germania si sono mossi ugualmente…

Prima tappa all’ Official Fan Club. “L’importante è che Vale guarisca bene, se poi guarisce in fretta è meglio” riferiscono con  cortesia. Prima di entrare nel tempio della passione in giallo un tifoso ci confida: “Dal tabaccaio, qui a fianco al bar da Rossi, e anche dalla fioraia è tutto un coro:  noi lo conosciamo bene, lui ci proverà a correre in Spagna”.

Certo la frattura scomposta di tibia e perone è una lesione importante. Per una persona ci vogliono dai 30 a 40 giorni di convalescenza,  per un pilota ne potrebbero bastare la metà visto che, pur di correre, un corridore dedica il doppio di tempo alla riabilitazione. Ad oggi, domenica 3 settembre, mancano 21 giorni alla gara. Ricordiamo che Vale è stato operato le notte del 1 settembre, è entrato in sala operatoria alle 2 di notte per uscirne due ore più tardi. Mancano  20 giorni  alle qualifiche, 19  alle prove libere del venerdi, 18 alla visita di controllo, quando i dottori della MotoGP potrebbero visitare Valentino per valutare se concedergli o meno il nulla osta per correre.

La dimissione dall’ospedale Le Torrette di Ancona è stata “alla Rossi”, cioè velocissima. Per il pilota più vincente dell’era moderna è cominciata un’altra sfida, rientrare ad Aragon. Una missione difficilissima. Ma i tifosi ne sono convinti: per il Doctor niente è impossibile.

“Ho riportato Valentino Rossi a valle” Parla il soccorritore 70enne pensionato 

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