26 Ottobre 2023

Nuovo record mondiale di velocità: Becci Ellis vola a 372/km su una naked

Becci Ellis, ex insegnante di scuola guida 56 anni, firma una straordinaria impresa in sella ad una Suzuki Hayabusa del 1999

Record velocità moto Becci Ellis

Nuova grande impresa tutta al femminile. A 56 anni Becci Ellis ha battuto il record di velocità per una donna in moto raggiungendo i 372 km/h su una naked. Tratto dall’articolo di Rafa Montero su MotoSan.

Straordinaria impresa di Becci Ellis. Questa ex insegnante di scuola guida ha raggiunto i 372 km/h sulla sua Suzuki Hayabusa del 1999 appositamente modificata. Il record arriva dopo due anni d’intenso lavoro sulla famosa pista Elvington, una località situata nella città di York in Inghilterra. Su questo stesso tracciato di 2 chilometri Guy Martin aveva realizzato altre imprese. Il record è stato fatto presso la Royal Air Force Elvington, un’ex aeroporto della Royal Air Force.

La Suzuki Hayabusa era diventata a tutti gli effetti una naked: erano state rimosse tutte le plastiche e gli elementi non essenziali. La moto, soprannominata “la bestia” è una nota supersportiva: una delle prime Suzuki Hayabesca, ancora troppo performante per andare in pensione. Becci Ellis ha trovato il modo di sfruttarla al meglio. La moto tra l’altro è dotata di un turbocompressore che consente erogare ben 355 CV.

Ellis non era nuova a sfide di questa portata. Nel 2014, nello stesso luogo, aveva raggiunto i 222 km/h nel un miglio da fermo diventando la pilota donna più veloce del mondo. Era desiderava un nuovo record e su una naked.

Il commento di Becci Ellis

“L’adrenalina è la molla che fa andare avanti anche quando si è completamente soddisfatti. Non ho avvertito alcun dolore finché non è finita. Volevo andare il più veloce possibile senza restrizioni. L’accelerazione all’inizio è più o meno simile a quella che avevo prima. Non senti davvero nulla finché non sei al massimo. Avevo la sensazione che la mia testa non fosse abbastanza in basso, verso la fine della corsa comunque desideravo solo che finisse perché il mio collo veniva spinto all’indietro piuttosto forte”. 

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