11 Dicembre 2023

Che storia! Daniele Galloni, dalla “paura” delle moto ai tre titoli Motoestate

Daniele Galloni, 16enne di Parma, quest'anno si è preso il terzo titolo Motoestate in carriera. Conoscete la sua storia? L'intervista.

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Campione nell’anno di debutto nella categoria. Daniele Galloni ha vissuto un 2023 trionfale nel Motoestate, prendendosi un inatteso titolo 600 Next Gen SS. Un salto di categoria quasi nel buio per il 16enne di Parma, rivelatosi però vincente visti appunto i risultati. Da sottolineare anche che stiamo parlando dell’unico pilota che vanta tre titoli MES in tre categorie differenti! Il problema rimane sempre il budget, ma Galloni, che ha nell’iridato MotoGP 2021 Fabio Quartararo il suo punto di riferimento, è fortemente determinato a farsi strada da pilota. Nel caso non funzionasse ha comunque un ottimo piano B… Ma lasciamo raccontare a lui tutta la storia, dal ‘casuale’ inizio fino al campionato conquistato in quest’anno ormai agli sgoccioli.

Daniele Galloni, da dove inizia la tua “storia a due ruote”?

Mio papà è sempre stato molto appassionato di moto, finché s’è comprato un 250 e da grande si è preso un CBR 600, con cui andava in pista a girare assieme ad alcuni amici. Si erano presi anche le minimoto e facevano alcune gare amatoriali. Un giorno, quando avevo 5-6 anni, io e mia mamma passavamo davanti ad un negozio di abbigliamento di moto. Ad un certo punto le ho detto: “Se ci fermiamo e mi compri tutto, io inizio ad andare in moto.” Così, dal nulla. E pensare che quando ero ancora più piccolo, avevo 3-4 anni, quando mio padre metteva in moto io scappavo, avevo paura! Mi ero anzi appassionato al calcio, ho anche giocato, però poi ho deviato.

Dall’iniziale paura alla passione per le moto.

Sono molto più belle! A sette anni facevo solo qualche garetta amatoriale, a 8 anni sono passato al UISP Minimoto e l’anno dopo sono andato al CIV Minimoto. A 10 anni sono passato agli Ohvale MiniGP e ci sono rimasto fino ai 12 anni, per poi passare alla Bucci ed a 14 anni alla 12 pollici Italian Cup, in cui ho chiuso 2°. Nel 2020, oltre a questo, ho debuttato anche nella Moto4 del MES e ho vinto tutt’e due i campionati! L’anno dopo ho fatto invece il CIV 300, ma diciamo che il pacchetto generale non era molto competitivo, abbiamo fatto fatica. Nel 2022 è iniziata la collaborazione con l’Atomico Racing Team: mi hanno chiamato per fare una gara a Varano con la TDR 300, c’erano anche piloti come Delbianco, Manfredi, Vitali, Saltarelli. Io però ho vinto con 4-5 secondi di margine!

Guardando più nel dettaglio, come ti sei avvicinato al Motoestate?

È successo grazie al Moto Club Ducale di Filippo Delmonte. Essendo di Parma come me, l’abbiamo conosciuto e mi ha parlato di questo campionato. Abbiamo deciso di disputare il campionato con la Bucci e ho vinto la MiniGP 160 10 pollici. Dopo quella stagione ci siamo guardati attorno, sempre nel MES, e la Moto4 ci ha ispirati molto. Abbiamo preso quindi una Moto4 sempre di Bucci e appunto ho vinto anche quella categoria.

Quanto aiuta un campionato così se non hai un gran budget?

Io purtroppo non ne ho abbastanza per fare il campionato italiano con dei top team. Piuttosto che andare là e fare una brutta stagione preferisco un campionato low cost, cercando di vincere e di portarmi a casa qualche soddisfazione. Alla fine stiamo facendo tutto io, mia mamma e mio papà, cercando soluzioni per andare avanti.

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    Daniele Galloni, arriviamo al 2023, una stagione trionfale! Ce la racconti?

    È il mio primo anno su un 600, l’avevo preso in mano per la prima volta solo alla fine dell’anno scorso. Con l’Atomico Racing Team sono passato prima al CBR 600, con cui inizialmente avrei dovuto disputare tutta la stagione. In seguito ho fatto tre giorni di test a Valencia con una KALEX Moto2 che aveva comprato la squadra. Alla fine però sono passato alla Ducati, mi è piaciuta veramente tanto e alla fine abbiamo scelto quella per la stagione.

    Il passaggio al 600 è stato però un po’ un salto nel buio.

    Non è stata una cosa voluta. Io avevo in programma di continuare con loro, ma in 300, per poi pensare al Mondiale nel 2024. Diverse persone però mi hanno visto a girare e hanno detto che, secondo loro, andavo bene su un 600. Mi hanno fatto provare e mi sono trovato subito bene. Alla fine quindi abbiamo deciso di andare in questa categoria e ho vinto il campionato!

    Cosa significa per te questo titolo? È stata una sorpresa!

    Mi ha stupito tanto soprattutto la prima vittoria, arrivata alla seconda gara. Nella prima c’era una wild card che faceva il Mondiale 300, che era passato al 600 e correva nel campionato italiano. Ma sono riuscito a stare con lui! Anche questo mi ha aiutato a tirare fuori quel qualcosa in più per migliorare. In seguito sono riuscito a vincere anche con 8, 11 secondi di vantaggio… È andata bene.

    Daniele Galloni, è stato quello il momento determinante della stagione?

    In realtà siamo andati bene già dal test a Varano, ho girato da subito più forte dell’anno prima. Avevamo però pensato alle condizioni migliori o a qualcos’altro, invece in gara ho abbassato ancora i miei tempi. La prima gara è stata fondamentale, ma la soddisfazione vera è arrivata nella seconda gara.

    Nel complesso, un anno niente male!

    Ne sono veramente soddisfatto, non mi aspettavo neanche io di andare in questo modo. Al MES mi aspettavo magari un 3°, un 4° posto, perché c’era gente con molta più esperienza di me. Invece sono riuscito ad andare forte. Sono davvero contento di quello che sto facendo e dei risultati che sto ottenendo, anche perché metto sempre molto impegno in tutto quello che faccio. Spero un giorno di riuscire a ripagare soprattutto i miei genitori per gli sforzi che fanno.

    Non solo Motoestate quest’anno, giusto?

    Con l’Atomico Racing Team abbiamo fatto anche una wild card nella Pirelli Cup al Mugello, anche quello per me è stato un esordio. Le qualifiche non sono andate molto bene e sono partito 13°, però ho chiuso sia la sprint che la gara in 6^ posizione, vincendo la mia categoria. Con Phantom invece ho fatto una gara in Dunlop Cup a Misano, circuito sul quale giravo per la terza volta con un 600. Nelle prove sono andato subito forte e poi mi sono preso la pole, anche se in Q2 sono caduto, ho picchiato la testa a oltre 200 km/h e mi hanno portato in ospedale a Cesena, quindi ho saltato la sprint del sabato. Ma sono tornato poi in circuito ed ero carichissimo, il team poi aveva fatto un lavoro incredibile per risistemare la moto, che nella botta aveva anche preso fuoco per un attimo. Domenica mattina mi sono imbottito di antidolorifici, ho corso e ho vinto.

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    Daniele Galloni, fisicamente però come stavi?

    Ho riportato uno stiramento del nervo sinistro del collo e una contrattura del nervo destro. Mi hanno però permesso di correre perché lo volevo troppo, avevo le potenzialità per vincere la gara. È stato però molto doloroso, infatti dopo ho fatto alcune sedute dal fisioterapista, ma adesso ormai sto bene.

    Nella vita quotidiana vai ancora a scuola, cosa fai?

    Frequento il terzo anno all’ITIS, indirizzo Meccatronico. Non mi piace molto studiare, ma ho scelto una scuola che mi tiene nel mio ambiente, la meccanica mi piace tanto e sto andando bene. Io ho un programma: se divento pilota professionista bene, però se non dovesse funzionare avrei il progetto di andare alla Dallara Academy e diventare un ingegnere con loro, restando quindi nell’ambiente dei motori. In un modo o nell’altro sarò sempre legato a questo mondo.

    Daniele Galloni, quali sono i tuoi programmi per il 2024?

    Ho già firmato col team Phantom Corse, ma non sappiamo ancora se con una Moto2, con un 600, con un 300, con una Moto3… Stiamo guardando anche ad altri campionati, l’intenzione sarebbe di continuare col 600, ma anche la Moto3 sarebbe un bel progetto. Dobbiamo ancora definire tutti i dettagli.

    Foto: Social-Daniele Galloni

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