10 Aprile 2020

Coronavirus, Italia in lockdown fino al 3 maggio: speranze per lo sport

L'emergenza Coronavirus in Italia spinge il governo Conte a prolungare il lockdown fino al 3 maggio. Strade barricate per evitare l'esodo di Pasqua.

Coronavirus in Italia

L’emergenza Coronavirus in Italia inizia a intravedere un lumicino in fondo al tunnel, ma a detta del premier Conte non siamo ancora pronti per la fase 2. Il rischio concreto è di vedere risalire i casi di contagio rovinosamente, un errore che vanificherebbe gli sforzi fatti finora. “Vi anticipo che stiamo già lavorando per la fase 2, per il ripristino delle attività produttive. Per farlo ci avvarremo anche di un pool di esperti che faranno parte di un gruppo di lavoro che dialogherà con il Comitato tecnico scientifico“. Il bollettino di ieri evidenzia numeri ancora preoccupanti, anche se i ricoverati in terapia intensiva diminuiscono gradatamente.

IN ATTESA DELLA FASE 2

L’obiettivo primario della seconda fase sarà ridurre la pressione sui reparti di terapia intensiva, così da poter gestire al meglio i nuovi casi e garantire cure più accurate. Per la fine del lockdown dovremo attendere il 3 maggio, salvo ulteriori proroghe. Confindustria aveva chiesto un programma di riapertura ordinata in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e in Veneto. Nulla da fare, dopo Pasqua riapriranno soltanto pochi stabilimenti di importanza primaria legati al settore agroalimentare e sanitario, sempre rispettando le misure di distanziamento sociale. Probabile la riapertura di librerie e cartolerie. Gli ultimi della lista a poter aprire saranno sempre bar, ristoranti e luoghi per eventi. Che dovranno riorganizzare gli spazi con il distanziamento di almeno due metri tra i tavoli e le protezioni personali per camerieri e dipendenti.

Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha usato il pugno duro contro gli industriali. Del resto non poteva essere altrimenti dopo gli spunti di indagine emersi nel corso della trasmissione ‘Report’ in onda lo scorso 6 aprile. “Linea dura per tutti ad aprile, poi pian piano il Paese potrà rimettersi in moto. Il governo ha le idee chiare, dobbiamo mettere in sicurezza la salute degli italiani: con la salute a rischio, non c’è economia“. Inoltre l’Italia non è ancora ben organizzata per la fase-2, sia a livello materiale (vedi mascherine) che sociale.

ESODO E SPERANZE PER LO SPORT

Il prossimo passo è evitare l’esodo per il week-end di Pasqua. A tal fine i negozi resteranno chiusi domenica e lunedì, così da evitare la giustificazione della spesa. Posti di blocco ovunque, anche in autostrada, controlli con l’ausilio di droni e elicotteri, dal mare con le motovedette per evitare gite in barca. La polizia municipale sarà impegnata per evitare trasferimenti nelle seconde case.

Pronta anche una fase-2 per il mondo del calcio. Le società sono quasi concordi nel ripartire tra il 24 maggio e il 7 giugno, con il campionato che terminerebbe entro metà luglio. Il ritorno agli allenamenti il 4 maggio consentirebbe di riprendere il filo spezzato senza troppi ripercussioni sui calendari futuri. Servirebbero sei settimane e mezzo (13 turni) per completare la Serie A. A quel punto anche la MotoGP avrebbe qualche speranza di ripartire?

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