Moto2: test a Cartagena per il prototipo della RSV Motor
Progetto completamente italiano della Moto2
A pochi giorni dall’annuncio di Aprilia di rinunciare al progetto Moto2, un’altra azienda italiana, la RSV Motor capeggiata da Riccardo Drisaldi e Salvatore Giorlandino, sta lavorando per presentarsi al via della prossima stagione in questa nuova categoria con un prodotto di alto livello, frutto dell’esperienza e dell’abilità dei suoi fondatori. Il nuovo prototipo artigianale studiato e realizzato dall’azienda romana, denominato DR 600 M2, scenderà in pista tra un paio di settimane sul tracciato spagnolo di Cartagena.
“La nostra Moto 2 – ha dichiarato l’amministratore e marketing manager Drisaldi – è a buon punto tanto che la potremo portare in pista a Cartagena in Spagna il 10 e 11 di Dicembre. Saranno due giorni fondamentali per le messe a punto finali e per sottoporre tutto il nostro lavoro al riscontro della pista” .
A differenza di altri costruttori la DR 600 presenta un telaio a traliccio flessibile ed armonico scelto grazie alla notevole esperienza di Salvatore Giorlandino che ha lavorato per molti anni nel mondiale Supersport e quindi conosce molto bene il motore della Honda 600 che verrà utilizzato dalle Moto2 e sa cosa serve per sfruttarlo al massimo. A Cartagena scenderà in pista solo una delle tre moto allestite da RSV Motor con un motore Honda 600 HRC più prestazionale rispetto a quelli che verranno poi utilizzati nel campionato della Dorna.
La RSV Motor per la prossima stagione propone ai team due soluzioni: “La prima è quella di acquistare la nostra moto completa di tutto quanto necessario per disputare il campionato. A chi sceglierà questa opzione verranno poi venduti anche i vari sviluppi e le evoluzioni della nostra DR 600 M2“, prosegue Drisaldi, “La seconda possibilità invece è quella di affittare un pacchetto completo che prevede la moto, il personale in grado di lavorarci in pista e tutti gli sviluppi e gli aggiornamenti che durante la stagione prepareremo con il supporto dei nostri sponsor tecnici. La prima proposta è rivolta a team esistenti e che dispongono della necessaria esperienza nelle moto a quattro tempi, mentre la seconda è dedicata a quelle squadre che vogliono competere nella nuova categoria, ma che, venendo dalla 250, non hanno l’esperienza ed il personale adatto a competere nella Moto2.”
Già a Cartagena ci potrebbero essere i primi contatti con dei team interessati a portare in gara la DR 600 non solo nel mondiale Moto2 ma anche nel CEV.
Silvia Lavezzo
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