Superbike: Samuele Cavalieri “Ho sempre detto girerà ma non è mai girata”
Samuele Cavalieri quest'anno è stato tanto veloce quanto sfortunato ma si è consolato con il podio Superstock a Suzuka
Il CIV 2023 era iniziato con la pole position nella prima gara stagionale a Misano. Samuele Cavalieri era considerato uno tra piloti che potevano lottare per il titolo italiano o quanto meno per le prime quattro posizioni in classifica finale. Invece ha terminato il CIV Superbike all’ottavo posto, un piazzamento che non rispecchia assolutamente il valore del pilota e del team Aprilia Nuova M2. Nelle qualifiche è stato quasi sempre tra i più veloci, anche ad Imola è scattato dalla terza casella ma in gara gli è successo sempre qualche imprevisto. Spesso si utilizza il termine sfortuna come alibi per gli errori ma non è questo il caso. Samuele Cavalieri quest’anno è stato realmente sfortunatissimo, anche nell’ultimo round stagionale. L’unica grande gioia è stato il terzo posto nella Superstock alla 8 ore di Suzuka con la RSV4 Factory 1100 del Team TATARA.
“Quest’anno ho sempre detto girerà, girerà, girerà ma non è mai girata – racconta Samuele Cavalieri a Corsedimoto – Peccato perché abbiamo dimostrato spesso di essere competitivi, anche ad Imola avevamo il passo per vincere invece sono stato centrato sia sabato che domenica. In gara-1 sono riuscito comunque a restare in pista e raddrizzarla con un podio invece in gara-2 mi sono dovuto fermare. Peccato, mi scoccia da morire”.
Cosa salvi del 2023 ?
“Salvo ovviamente le esperienze in Giappone. La 8 Ore di Suzuka è stata qualcosa di unico ed indimenticabile. Al CIV mi rincuora il fatto di essere stato sempre veloce. Dopo un 2022 difficile per via degli infortuni e tutto, tornare ad andare forte è stata una cosa positiva. Ho imparato tante cose nuove. Non avevo mai usato l’Aprilia e quando si sale su una moto con cui non si ha mai corso c’è tanto da apprendere. Ringrazio i miei tecnici e le persone che hanno lavorato con me: mi hanno dato un sacco d’informazioni utili sia per adattarmi alla moto che per migliorare come pilota. Ho certamente arricchito il mio bagaglio d’esperienza ed è molto importante.
Salvo il fatto di aver conosciuto una squadra fantastica come Nuova M2 che prima di essere squadra è una famiglia e non è una cosa scontata. S’impegna tantissimo, lavora al meglio ma nello stesso tempo riesce a creare un clima familiare e questo è bellissimo”.
Dove ti vedremo nel 2024?
“Per il prossimo anno, vediamo. Mi sono trovato molto bene con Nuova M2 e credo anche il team con me. Ora dobbiamo metterci a tavolino e parlarne”.
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