12 Ottobre 2023

MotoGP, Ducati risponde alle critiche: “Offriamo il pacchetto migliore”

Paolo Ciabatti, d.s. Ducati Corse, risponde alle critiche dei costruttori rivali in MotoGP. La Desmosedici GP è la moto più conveniente.

MotoGP Ducati 2023

Dalla stagione MotoGP 2022 la Ducati comanda il campionato, grazie ad una potenza di fuoco di otto moto in pista. La superiorità numerica, oltre che tecnica, consente di avere a disposizione una grande mole di dati utili durante i weekend di gara. Inoltre la Casa di Borgo Panigale ha un chiaro vantaggio nella lotta per il titolo costruttori. Uno status quo che non piace affatto ai produttori rivali che non perdono occasione per alimentare critiche.

Ducati miglior offerente

I costruttori della classe MotoGP non sono soddisfatti della distribuzione ineguale di team e moto. Yamaha è rimasta con solo due prototipi, dopo l’addio di RNF, mentre Ducati ne conta ben otto. Ma il punto è che Ducati risponde semplicemente alle richieste dei team clienti della MotoGP. “È un mercato libero dove decidono domanda e offerta“, spiega il direttore sportivo Paolo Ciabatti, ripetendo una tesi ormai ribadita all’infinito. “C’erano già fasi in cui avevamo otto moto in campo, quando Pramac, Aspar e Avintia utilizzavano il nostro materiale. Ma allora le nostre moto non erano così competitive come lo sono adesso“.

All’epoca le voci critiche non erano così assordanti, perché a guidare il Mondiale c’erano le giapponesi Honda e Yamaha e la Ducati non era così competitiva. Adesso l’innalzamento del tasso tecnico/tecnologico della Desmosedici GP dà enorme fastidio ai rivali, nelle prime tre posizioni in classifica ci sono tre piloti del marchio emiliano (Bagnaia, Martin e Bezzecchi). In più la Ducati riesce a primeggiare anche con una moto non ufficiale, da qui la scelta di approdare in Gresini da parte di Marc Marquez. “Come team satellite ci si chiede come si può vincere una gara. Ducati attualmente è la risposta“, ha proseguito Ciabatti sul canale ufficiale MotoGP.com.

Desmosedici vincente anche con i team privati

VR46 è un esempio lampante, con il ‘Bez’ che ha già raccolto tre vittorie e un trionfo nella Sprint, oltre ad una lunga scia di podi. “Marco Bezzecchi è riuscito a vincere delle gare. Pramac usa la moto ufficiale, ha il nostro supporto ufficiale e ha piloti sotto contratto con noi. Gresini è riuscito a vincere una gara sprint con Alex Marquez. Non vedo altri costruttori che in questo momento sono in questa posizione“. Ogni team indipendente è libero di scegliere a quale Casa legarsi, anche in base alle disponibilità economiche. “Gli altri produttori non saranno contenti, ma noi forniamo il miglior pacchetto in termini di costi, prestazioni e supporto tecnico“.

In ogni caso questa supremazia numerica è destinata a finire, Yamaha chiede a tutti i costi una squadra satellite entro il 2025. Una direzione verso cui rema anche la Dorna. Non è un mistero che Lin Jarvis stia cercando in ogni modo di convincere il team VR46 di Valentino Rossi, a patto che riesca ad allestire una moto vincente. “Forse prima o poi ci sarà un altro produttore che offrirà un pacchetto migliore o sarà più attraente dal punto di vista finanziario“, ha concluso Paolo Ciabatti. “I team sono liberi di scegliere“.

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