9 Luglio 2022

MotoGP, Pol Espargarò contro Ducati: “Complicano le cose”

Pol Espargarò contrario all'introduzione in MotoGP delle tecnologie aerodinamiche e dei dispositivi di abbassamento della Ducati.

MotoGP, Pol Espargaro

E’ giunto il momento delle decisioni per Pol Espargarò, ancora diviso tra la permanenza in Honda (team factory o satellite) e il ritorno in KTM. A fine campionato la Suzuki si ritira dalla MotoGP e resteranno solo cinque costruttori: nessun nuovo marchio prenderà il suo posto e le selle disponibili sono due in meno. Da qui la necessità di muoversi astutamente sul mercato e prima che sia tardi. Anche se in cuor suo il pilota di Granollers ha fatto già la sua scelta.

La “deriva” MotoGP secondo Pol

Nei mesi scorsi si è parlato tanto di aerodinamica e dispositivi holeshot, difficoltà di sorpassi nella MotoGP di oggi, della “battaglia anti-Ducati”, con il marchio emiliano che ha dovuto cedere sul nuovo abbassatore anteriore. Ma per i prossimi quattro anni i sistemi meccanici che abbassano il baricentro della moto non verranno banditi se non con consenso unanime nelle riunioni MSMA. Di certo Ducati non la darà vinta ai rivali, essendo perfettamente nei limiti del regolamento tecnico. Honda prima di tutti, ma anche altre Case, si dicono fortemente contrarie e Pol Espargarò si fa portavoce di questa diplomatica protesta. “Perché stiamo usando tutta questa roba? Nessuno ci spinge ad andare più veloci con componenti aggiuntive e complicare le cose“. Le nuove carene e tecnologie, secondo il pilota Honda, farebbe desistere altri costruttori ad entrare in MotoGP. “Tutti sanno quanto sia complicato capire quale ala funziona, sviluppare i dispositivi holeshot“.

Meno spazio all’aerodinamica

Ducati ha la fama di essere leader nell’innovazione, introducendo nuovi elementi in MotoGP che gli altri brand hanno dovuto imitare per essere al passo. “La Ducati ha tante cose che sono legali perché rispettano le regole. Ma rendono tutto molto complicato. E questo è un grosso problema per una nuova Casa“, ha aggiunto Pol Espargarò a Motorsport-Total.com. “Quante ali aerodinamiche in stile Ducati hai visto su una moto di serie? Sulla Panigale ci sono solo queste piccole ali. Mi chiedo quale sia il senso di tutto questo. Abbiamo perfezionato l’elettronica e questo salva vite, proprio come freni migliori, migliore erogazione di potenza, migliore aderenza e stabilità in frenata. Ma le ali? Cosa dovrebbero fare sulla strada? Secondo me rendono solo tutto più difficile“.

Pol Espargarò saluta la Honda

Entro agosto Honda e il pilota catalano dovranno ufficializzare l’addio. Pol Espargarò aveva immaginato diversamente il suo tentativo in sella alla RC213V. Arrivato all’inizio del 2021 ha compreso subito che l’adattamento a questa moto avrebbe richiesto tempo, ma mai avrebbe immaginato di non riuscirci. Davanti alla sfida non poteva tirarsi indietro, era l’unico modo per tentare l’assalto al Mondiale MotoGP a breve termine. Peccato che tutte le ciambelle non riescano con il buco… “Sapevo che il primo anno sarebbe stato difficile, ma mi aspettavo che il secondo fosse molto meglio. Purtroppo il sogno è finito molto velocemente“, ha detto a ‘On-Track Off-Road’. Dalle sue affermazioni trapela l’imminente ritorno in sella alla KTM RC16: “Mi piace molto la Honda e mi trattano bene. Ma non sono il tipo di pilota in cerca di soldi o di un contratto con cui posso gareggiare con un marchio come terzo pilota fino a quando non avrò 35 anni. Voglio sentirmi competitivo“.

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