13 Febbraio 2022

MotoGP: Marc Márquez, modalità sopravvivenza e compiti fatti

Il feeling con la Honda sta tornando, ma Marc Márquez non si sbilancia troppo. Ora scatta il conto alla rovescia per il GP del Qatar.

marc marquez motogp

I test MotoGP sono completati, ora si attende l’inizio del campionato. Una delle tante domande da farsi riguarda Marc Márquez e la sua condizione: a che punto è l’uomo delle grandi speranze HRC? Nelle sue risposte troviamo un mix tra realismo e determinazione ad arrivare al primo GP con un basso profilo. Forse per nascondere le sue carte? Quel che è certo è che sarà uno dei maggiori osservati speciali di questo 2022. Dopo due anni ricchi di problemi, il campione di Cervera è atteso per la sua sfida più difficile.

Ribadendo che i segnali si sono già visti nella stagione 2021, con una RC-V decisamente problematica ed una condizione fisica tutt’altro che ideale. Eppure sono arrivati quattro podi, dei quali tre successi, che prima dell’infortunio a due GP dalla fine lo rendevano il secondo pilota più vincente dell’anno dietro al poi campione Quartararo. Attualmente non è ancora al 100%, ma sia lui che i colleghi Honda si mostrano soddisfatti della nuova moto e sono pronti a dimostrarlo. Il conto alla rovescia per il primo Gran Premio è iniziato.

“Oggi mi sono davvero divertito in sella.” Marc Márquez chiude così i suoi test indonesiani, ma spiegando anche come sta. “Divertirmi è stato anche un modo per sopravvivere, ero molto stanco già all’inizio e ho avvertito dolore alla spalla. Per questo non ho fatto il time attack, si usa troppa forza. Ho cercato quindi di concentrarmi sul ritmo e sul set up, ma in generale ho iniziato a sentire la moto. È un feeling da riconfermare in Qatar.” Da dire che parliamo anche di una pista mai così favorevole alle Honda.

Ma che ne pensa del Mandalika? “Ho chiuso 14° oggi… No, non sono pronto per vincere” è la risposta del #93. “Certo il ritmo era buono e ho guidato bene. Da dire che ho provato diversi set up, gomme e soluzioni aerodinamiche, ed i tempi arrivavano. Vuol dire che il potenziale c’è. Era una pista speciale, molto scivolosa, ma alla fine il livello di grip era alto.” In generale, “Chiudiamo i test con i compiti fatti. Non ho ancora quel feeling speciale con la moto, ma i tempi sono comunque buoni.”

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Foto: Dorna Sports

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