18 Ottobre 2019

Valentino Rossi: “Frenare meno per rallentare di più”

Valentino Rossi a Motegi prova un nuovo modo di frenare per adattarsi all'evoluzione delle MotoGP. "Dopo 25 anni devo cambiare, ma ci riesco".

Valentino Rossi a Motegi

Valentino Rossi, qui la video intervista

Valentino Rossi raggiunge in extremis la quinta posizione che potrebbe valere l’accesso diretto alla Q2 in caso di pioggia. I quattro piloti Yamaha chiudono la giornata nelle prime sei posizioni, a dimostrazione dei passi avanti compiuti negli ultimi tre mesi dai tecnici di Iwata. Il Dottore lavora anche sul suo stile di guida e fa un passo indietro con la base della sua M1, mettendo da parte alcune nuove componenti. All’ultimo tentativo di giro cronometrato firma 1’45″466, che vale il 5° posto, ma con un gap di 7 decimi da Quartararo.

Dopo i test ufficiali di Misano Valentino Rossi aveva adottato un forcellone in carbonio, un nuovo sistema di scarico Akrapovic, un nuovo parafango anteriore. Nulla che abbia portato reali vantaggi nelle prestazioni. Il passo indietro si è reso necessario dopo l’ottavo piazzamento in Thailandia, mentre i due colleghi Yamaha chiudevano sul podio. “Negli ultimi due Gran Premi ho avuto enormi problemi con la trazione al posteriore“, ha dichiarato il Dottore. “Ho sofferto maggiormente questo problema rispetto agli altri piloti Yamaha. Soprattutto con il nuovo sistema di scarico, ho avuto l’impressione che non fosse ancora al livello del sistema standard“.

Per ottimizzare il doppio scarico bisogna rimandare ai test invernali, visto che nei week-end di gara c’è poco tempo e si gettano punti al vento. “Proveremo di nuovo lo scarico in inverno. Il forcellone in carbonio non ha fatto differenza. Anche se non ha portato svantaggi, ma abbiamo deciso così“, ha proseguito Valentino Rossi. Occhi puntati sul meteo e la scelta delle gomme. “Questo primo giorno in Giappone oggi è stato positivo. Ma dobbiamo continuare a lavorare. La scelta delle gomme è aperta, perché oggi faceva molto freddo, domenica farà molto più caldo. Oggi le gomme morbide hanno funzionato bene. Domani possiamo scoprire se siamo veloci sotto la pioggia“.

Valentino Rossi a Motegi

LA FRENATA INDICE-MEDIO

Valentino Rossi continua a fare intendere di non voler per nulla dire addio alla MotoGP. Prima l’annuncio di David Munoz come capotecnico, ora un nuovo tipo di frenata a due dita. Per oltre venti stagioni nel Motomondiale ha frenato con tre dita, ma da Motegi inizia una nuova era per la sua carriera. “È come un tiro da tre punti per chi gioca a basket, dopo 25 anni di pratica, ci vuole tempo per abituarsi“. Non si tratta soltanto di modifiche allo stile di guida. “Stiamo lavorando un po’ sulle camme dei freni e su cose diverse, queste moto sono cambiate molto in frenata. Devi adattare lo stile per trovare la migliore potenza di frenata su moto, forcella e gomma. Non è facile dopo così tanti anni, ma ci riesco“.

Cosa comporta avere due dita a disposizione sul semi-manubrio destro? “Diciamo che aiuta un po’ la forcella, non per essere troppo veloce, per dare poca potenza all’improvviso, perché con tre dita, naturalmente, si dà più forza. Cerchiamo di rendere più dolce la frenata“. Ricordiamo che Marc Marquez frena con il solo dito indice, una tecnica che adottava Casey Stoner (dito medio): “Ognuno ha il suo stile – ha sottolineato Valentino Rossi -. Mio fratello frena un po’ come Stoner, con un dito. Le moto sono cambiate con il freno motore, l’aderenza della ruota anteriore, le forcelle… In teoria devi frenare di meno per rallentare di più“.

La frenata è sotto la lente di ingrandimento del Dottore già dal test di Brno, quando ha provato un freno posteriore a pollice (sinistro) invece del piede destro. Anche in questo caso ha dovuto fare dietrofront. “Adesso il freno posteriore è diventato più importante. In effetti, molti giovani piloti lo usano molto bene“. Prove tecniche e stilistiche in vista dell’inizio di stagione 2020 quando sarà vietato sbagliare: “L’obiettivo è diventare più veloce”.

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