Il gigante Rossi spegne il sogno Ducati
Valentino Rossi li ha fulminati tutti in una volta: la Ducati in versione missile, il compagno Jorge Lorenzo e il perfino il cannibale Marc Marquez detronizzato dal vertice Mondiale dopo diciannove mesi di dominio incontrastato. Tre rivincite in un colpo solo, anzi tre vendette. L'eterno Vale, 36 anni è il più anziano dei 25 giovanotti […]
Valentino Rossi li ha fulminati tutti in una volta: la Ducati in versione missile, il compagno Jorge Lorenzo e il perfino il cannibale Marc Marquez detronizzato dal vertice Mondiale dopo diciannove mesi di dominio incontrastato. Tre rivincite in un colpo solo, anzi tre vendette. L'eterno Vale, 36 anni è il più anziano dei 25 giovanotti più veloci del pianeta. Ma è più in forma che mai: fisico e testa sono ancora quelli di un ragazzino. Decimo Mondiale? Si può fare, eccome! Intanto con Rossi, Dovizioso e Iannone ci godiamo un podio tricolore dopo dieci anni. Ciao ciao Spagna, per una notte siamo tornati padroni.
RIMONTONE SERVITO – Caro Marc Marquez, riguardati la corsa e trema. Il tuo amico VR46 ha vinto nonostante qualifiche non perfette, ha vinto nonostante una brutta partenza, ha vinto recuperando nove posizioni col cuore in gola. Ha vinto abbattendo il sogno di una Ducati gigantesca. Pochi ci credevano, a parte lui: Vale è tornato in vetta al Mondiale ridando vita ad una Yamaha che nel precampionato sembrava un po' smarrita e alla vigilia del GP anche di più. Adesso può darsi Marc smetterà di parlare bene di Vale ogni volta che può. Comincerà ad odiarlo? Beh, speriamo. Significherebbe che stiamo continuando a divertici.
DUCATI, ALLA PROSSIMA – La Ducati non vince dall'Australia 2010, eravamo ancora all'epoca di Casey Stoner. Sarebbe stato un sogno vedere la nuovissima GP15 sbancare al debutto, al nono giorno di pista e dopo poco più di 1500 km di sviluppo. Andrea Dovizioso è stato grande, anzi grandissimo. Ha risposto colpo su colpo al più grande pilota dell'epoca moderna, ha tirato fuori gli artigli come mai. Forse si può recriminare su qualche sbavatura in frenata, ma Desmo-Dovi ripete da fine febbraio che la GP15, perfetta in quasi tutti gli aspetti, deve ancora migliorare in staccata. Ci sarà tempo. E' andata forte anche la Rossa gemella di Andrea Iannone, al primo podio MotoGP della sua ancor fresca carriera. L'abruzzese non è ancora pronto per guardare negli occhi il gigante Valentino, ma ci sarà tempo. La Ducati perde comunque 2 litri di benzina in virtù dei piazzamenti odierni sommati al terzo posto di Desmo-Dovi ad Austin 2014. Si riparte da 22 contro 20 di Yamaha e Honda. La fantastica MotoGP di notte ha una controindicazione: dopo emozioni così come faremo a prendere sonno?
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