24 Settembre 2013

Superbike, GP Usa: perchè Aprilia non può fare gioco di squadra

Nel gran finale Superbike l’Aprilia gioca a due punte contro Kawasaki e Bmw che puntano tutto su Tom Sykes e Marco Melandri. Quindi Noale parte parte in vantaggio? Mica detto. Restano tre round, sei gare e 150 punti in palio: domenica si torna negli Usa dopo 9 anni, la settimana dopo c’è Magny Cours (Francia) […]

Nel gran finale Superbike l’Aprilia gioca a due punte contro Kawasaki e Bmw che puntano tutto su Tom Sykes e Marco Melandri. Quindi Noale parte parte in vantaggio? Mica detto.

Eugene Laverty, irlandese, 27 anni, con la fidanzata Philippa Morson

Restano tre round, sei gare e 150 punti in palio: domenica si torna negli Usa dopo 9 anni, la settimana dopo c’è Magny Cours (Francia) e il 20 ottobre Jerez, dove la SBK manca dal ’90. A parte la Francia, le altre tappe sono piene di incognite perchè squadre, piloti e gommista unico Pirelli non hanno riferimenti recenti. Si riparte con questa situazione: Sykes 323 punti (sei vittorie), Guintoli 315 (una), Laverty 297 (sei) e Melandri 290 (tre). Avere due piloti in corsa per Aprilia è più un problema che un vantaggio. Vediamo perchè.

GIOCO DI SQUADRA – Luigi Dall’Igna, capo delle corse del Gruppo Piaggio, ha dichiarato che non ci sarà alcun ordine di scuderia “perchè Aprilia vuole che sia la pista a decidere, noi siamo uomini di sport”. Giusto. Ma anche se lo volesse, per la squadra sarebbe difficilissimo “indirizzare” la classifica privilegiando uno dei due tra Guintoli o Laverty. Il problema è che sono troppo vicini: il francese è a otto punti da Sykes, l’irlandese a 26. Tra di loro ballano appena 18 punti, la differenza tra primo e terzo posto in un GP di due gare.

CAMMINI DIVERSI – Guintoli ha vinto solo una gara ma è sempre andato a punti; unico stop a Imola per la rottura del motore. Laverty ne ha portate a casa sei ma non è altrettanto consistente e paga cinque zeri in classifica: due per guasto meccanico, tre per caduta. Il mercato piloti 2014 non incide perchè sono entrambi già sistemati bene:  Guintoli resterà nel team ufficiale ufficiale con il neoacquisto Marco MelandriLaverty andrà in MotoGP ma sempre sotto l’obrello Aprilia, con il team Martinez.

HANDICAP – Sylvain si è lussato la spalla sinistra in allenamento nel luglio scorso e ci ha già corso sopra quattro GP (otto gare!). Ha tenuto botta ma soffre ancora, come ha ammesso nel dopo gara di Istanbul. La pista californiana di Laguna Seca è quanto di peggio possa capitare ad un pilota non al meglio fisicamente: un continuo saliscendi senza un attimo di respiro. Laverty sta bene ma non ci ha mai corso. Avrà pure lo svantaggio di un programma più concentrato del solito: qualifiche venerdi, Superpole sabato mattina e gara2 il pomeriggio stesso. O va forte subito, o sono guai.

Sylvain Guintoli, 31 anni, francese

GOMME – La Pirelli ha portato solo due soluzioni di posteriore.  La più soffice (sigla A) è la R1261, la preferita da Sykes. Il cammino del britannico è segnato dalla disponibilità o meno di questa copertura: ha dominato a Imola, poi è andato in crisi nei tre GP successivi  (Mosca, Silverstone e Nurburgring) ed è tornato a brillare a Istanbul. L’altra è la R828 (sigla B) con la quale Bmw ha fatto il vuoto ad Aragon con Chaz Davies. Aprilia è dunque consapevole che Kawasaki e Bmw avranno la gomma giusta per sfruttare al meglio il potenziale.

SPERANZA – Una doppietta di Sylvain Guintoli farebbe il gioco Aprilia più di ogni altro risultato. Il francese riconquisterebbe il primato a prescindere dai piazzamenti di Sykes, poi avrebbe in mano il jolly Magny Cours, la pista di casa dove potrebbe rivelarsi imbattibile per tutti, specie se piove. Se invece vince Laverty la classifica resta sul filo. E, a meno che Guintoli non incappi nella peggiore giornata di sempre, giocare di squadra sarà impossibile anche nei due round finali.

 

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2 commenti

  1. MrGoodkat ha detto:

    Dall’Igna dice una mezza verità perché l’anno scorso a Magny Cours, negli ultimi giri, hanno rallentato Laverty per aspettare Max (che poi non ne ha avuto bisogno).
    Io non credo che il gioco di squadra sia un reato.
    Lo è nei casi in cui palesemente, e senza alcuna sportività, un Irvine o un Barrichello di turno, alla seconda gara del campionato, viene rallentato per far passare Schumacher. Quello è antisportivo, ma a tre gare dalla fine, la scuderia DEVE chiarire le cose.
    E poi basta a chiedere a Tardozzi.
    Io c’ero a Imola nel 2009: il non gioco di squadra ha fatto perdere il mondiale ad Haga.
    Secondo me, salvo miracoli, Laverty e Macho sono fuori dai giochi.
    Sicuramente Aprilia sarà in difficoltà.
    Laguna Seca è però una grossa incognita. Melandri ci ha corso in MotoGP: potrebbe essere un vantaggio non da poco, perché Laguna è una pista che all’inizio si digerisce sempre così così.

  2. MrGoodkat ha detto:

    Giusto per precisione.
    Tu ti riferisci a Gara 1 di Mosca, l’anno scorso.
    Io però continuo a pensare che Laverty l’anno scorso, per Max, sia stato più dannoso che utile.
    Laverty, le poche volte che è arrivato davanti a Biaggi, è comunque arrivato dietro a Melandri e Sykes, in pratica togliendo punto solo a Biaggi. A memoria: Monza, Aragon (gara 2), Portimao (gara 2).
    In Spagna ad esempio l’Aprilia non doveva consentire a Davies e a Laverty di far arrivare quarto Biaggi (per poi far vincere Melandri).
    Io ho detto solo questo: ci vogliono delle regole chiare.
    Se no fai come Piquet e Mansell alla Williams, 1986, che hanno regalato il mondiale a Prost.
    Se tu hai due piloti in lotta devi dare delle regole, se no rischi di arrivare secondo e terzo.