18 Aprile 2015

Marc il Piccolo Gigante, tre miracoli per la pole

La strepitoso giro a vita persa di Austin, sette giorni prima, era stata una cosa fuori dal mondo. Sembrava irripetibile. E invece Marc Marquez l'ha rifatto. Anzi, per toglierci il dubbio, stavolta di magie ne ha fatte tre. Avete capito bene: uno, due, tre, record! Nell'incedere di GP, di sorpassi, di sfide, rischiamo di dimenticarci […]

Marc Marquez, 22 anni, 4 Mondiali

La strepitoso giro a vita persa di Austin, sette giorni prima, era stata una cosa fuori dal mondo. Sembrava irripetibile. E invece Marc Marquez l'ha rifatto. Anzi, per toglierci il dubbio, stavolta di magie ne ha fatte tre. Avete capito bene: uno, due, tre, record! Nell'incedere di GP, di sorpassi, di sfide, rischiamo di dimenticarci la cosa più importante: stiamo vedendo in azione quello che potrebbe diventare il più grande pilota della storia. Marc Marquez ha solo  22 anni ed è già leggenda.

Andrea Iannone prima Ducati nella qualifica Argentina

CHE NUMERI! – Centrando la tripletta in Texas Marc Marquez è volato via dagli Stati Uniti a punteggio pieno: sei vittorie in sei gare, sui tre piste diverse: Laguna Seca, Indianapolis e Austin.  Domani può stabilire un altro primato: otto vittorie su otto nel continente americano,  visto che a Termas de Rio Hondo ha dominato già lo scorso anno, ovviamente scattando dalla pole. In MotoGP ha vinto due Mondiali su due, conquistando 20 vittorie (31 podi!) in 38 gare. Ad appena 22 anni  è già il nono pilota più vincente della storia: 46 vittorie (sommando anche Moto3 e Moto2) in 116 GP. Dall'alto della sua supremazia non gli era andato proprio giù il quinto posto dell'apertura in Qatar, conseguenza di un (grave) errore alla prima curva. Adesso  non gli basta più stare davanti, deve  stravincere. “Potevo andare anche più forte”. Il concetto è chiaro. MM93 vuole intimidire. Demolire. Il Piccolo Gigante.

DesmoDovi sesta casella, seconda fila

NIENTE SPERANZE?– Detto tutto ciò, non bisogna dimenticare che Valentino Rossi e Andrea Dovizioso sono ancora davanti al Fenomeno nella classifica del Mondiale. Ma le espressioni attonite dei meccanici Yamaha e Ducati davanti ai monitor  durante i tre giri del Fenomeno  la dicono lunga. Con quale spirito partiranno Vale e DesmoDovi? A parte la motivazione, sono entrambi in una posizione di partenza scomoda. Il ducatista è sesto, ai margini della prima fila. Davanti ha il compagno Andrea Iannone e poco dietro l'astro nascente Danilo Petrucci, che guida una Ducati di due generazioni precedenti la sua. Significa che, giro secco a parte, il potenziale per recuperare posizioni c'è. Da qui a pensare di poter mettere il sale sulla coda a Marquez, beh,  ce ne passa…

Valentino Rossi 8° tempo, terza fila, parte per difendere il primato nel Mondiale

VALE PARTE DA LONTANO – Ci risiamo, la qualifica è sempre la spina nel fianco del Dottore. In Qatar aveva vinto scattando dalla decima posizione (quarta fila), ma mica sempre è domenica. Stavolta parte in terza (ottava casella) e al semaforo sarà nella situazione più scomoda. Dovrà scattare perfettamente per  non perdere la ruota delle Ducati e del compagno Jorge Lorenzo che in prova gli sta sempre davanti. Sperando che Marquez non azzecchi la partenza della vita. Valentino dovrà essere implacabile e perfetto. La sua specialità. Restiamo positivi, ce la giochiamo pure stavolta. Consapevoli che si parte per provare a battere un Fenomeno che sta riscrivendo la storia.

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