7 Giugno 2013

Al TT una moto sul pubblico, undici spettatori feriti

Nella gara finale del Tourist Trophy undici spettatori sono stati travolti dalla Kawasaki del britannico Jonathan Howarth uscito di pista al primo passaggio da Bray Hill.  Nessuno dei feriti è in pericolo di vita. Il pilota si è rialzato incolume, un miracolo perchè l’incidente è stato catastrofico. Testimonianze raccolte da www.raodracingcore.com confermate dalla tv britannica […]

Nella gara finale del Tourist Trophy undici spettatori sono stati travolti dalla Kawasaki del britannico Jonathan Howarth uscito di pista al primo passaggio da Bray Hill.  Nessuno dei feriti è in pericolo di vita. Il pilota si è rialzato incolume, un miracolo perchè l’incidente è stato catastrofico.

I rottami della Kawasaki di Jonathan Howarth finita tra la folla (ITV)

Testimonianze raccolte da www.raodracingcore.com confermate dalla tv britannica raccontano che la ruota anteriore divelta dall’urto ha sfondato la finestra di una casa finendo in salotto. Nell’urto contro le barriere il serbatoio si è sfondato “e la benzina è finita addosso alla gente appostata a bordo strada, è stata una scena da panico” ha raccontato una signora intervistata dall’emittente ITV. Al TT ci sono alcune zone vietate al pubblico  ma in genere si  può guardare la corsa a pochi metri dalle moto che sfrecciano.

Bray Hill  è un quartiere di Douglas, la capitale dell’Isola, ed è uno dei tratti più famosi del Mountain Circuit. Si trova poco oltre il rettifilo di partenza: i piloti ci arrivano a 300 km/h  girando leggermente verso sinistra, con marciapiede,  case e i giardini all’esterno, per poi infilarsi in un vorticoso cambio di direzione che porta sul successivo dritto di Ago’s Leap.

Howarth, 30 anni compiuti tre giorni fa, era alla prima partecipazione al TT con una Kawasaki ZX-10R. Si stava disputando il Senior, la gara più importante e prestigiosa della settimana. Subito dopo l’incidente i piloti sono stati fermati con la bandiera rossa e accompagnati dai marshall verso i box.

Il TT 2013 si si era aperto con la tragedia nelle prove di lunedi 30 maggio del giapponese Yoshinari Matsushita morto dopo un’uscita di pista nel tratto di Ballacry.

Nelle gare cominciate sabato scorso invece era filato tutto liscio e i record sul giro e sulla distanza erano caduti a grappoli. Con la nuova stella Michael Dunlop, 23 anni, nipote del mitico Joey 26 volte vincitore,   autore di un fantastico poker di successi: Superbike, Superstock e due volte in Supersport.
Ma sul terribile stradale di 60,7 chilometri dell’Isola di Man, dove si vola a 320 km/h tra villaggi, tra case, muri e alberi la tragedia è sempre dietro l’angolo.

La gara è ripartita nel tardo pomeriggio sulla consueta distanza di sei giri. Ha vinto John McGuinness al 20° trionfo tra i trabocchetti del Mountain.

Lascia un commento

1 commento

  1. marcoron ha detto:

    Dolente o Volente, questo è il TT. Volente.