12 Agosto 2013

MotoGP: la storia della classe regina ad Indianapolis

Dal 2008 il Motomondiale fa tappa all'IMS

Dal 2008 la MotoGP fa tappa alla “Capitale del Motorsport”: Indianapolis, riportando il motociclismo che conta sul mitico catino dell’Indiana a quasi 100 anni dalla prima corsa disputatasi il 14 agosto 1909. Nelle prime cinque edizioni del Red Bull Indianapolis Grand Prix si sono alternati quattro differenti vincitori: Valentino Rossi (2008), Jorge Lorenzo (2009), Dani Pedrosa (2010 e 2012) e Casey Stoner (2011). 2008: Valentino Rossi e l’uragano Ike protagonisti Una prima edizione del Red Bull Indianapolis Grand Prix “tormentata” dall’Uragano Ike. La gara della 250cc viene posticipata ed in seguito annullata, mentre la top class riesce a completare, sotto la pioggia e con forte raffiche di vento, soltanto 20 dei 28 giri in programma. Valentino Rossi è il primo pilota a transitare vittorioso sul traguardo del “Brickyard”, conquistando la 69° affermazione in carriera nella top class diventando il pilota italiano più vincente di tutti i tempi della classe regina battendo il primato detenuto da Giacomo Agostini che resisteva da oltre 30 anni. In più Rossi grazie a questo successo ipoteca la conquista dell’ottavo titolo iridato: presentatosi a Indy con 75 punti di vantaggio su Casey Stoner (protagonista di un doppio zero nei precedenti round di Brno e Misano) e 77 su Dani Pedrosa (passato, con polemiche, da Michelin a Bridgestone proprio per Indianapolis), lascia il GP dell’Indiana con ben 87 punti di margine sull’australiano, soltanto quarto sul traguardo, riuscendo a completare l’opera poche settimane più tardi a Motegi. Per Valentino Rossi non è stato tutto facile: alla partenza si è ritrovato in quinta posizione, vedendosi costretto a passare giro dopo giro nell’ordine Stoner, Lorenzo (all’esordio in MotoGP e con gomme Michelin), un Andrea Dovizioso protagonista con la Honda privata del team JiR-Scot e Nicky Hayden. Il sorpasso sul “Kentucky Kid”, all’epoca ancora pilota ufficiale Repsol Honda, arriva al 14° giro, giusto in tempo prima dell’esposizione con bandiera rossa. Con Rossi vincitore, Hayden e Lorenzo sul podio, nelle posizioni di testa si evidenzia anche Ben Spies, sesto assoluto da wild card con la terza Suzuki ufficiale davanti sì ad un sorprendente Sylvain Guintoli (Ducati Pramac/Alice) e Dani Pedrosa (soltanto 8° all’esordio con le Bridgestone), ma anche alle Suzuki dei titolari Chris Vermeulen (9°) e Loris Capirossi (fuori dalla zona punti). Se Alex De Angelis è 10° con la Honda Gresini, Marco Melandri staccatissimo chiude ultimo in una stagione da dimenticare in sella alla Ducati. Classifica MotoGP Indianapolis 2008 01- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 20 giri in 37’20.095 02- Nicky Hayden – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 5.972 03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 7.858 04- Casey Stoner – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 28.162 05- Andrea Dovizioso – JiR Team Scot – Honda RC212V – + 28.824 06- Ben Spies – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 29.645 07- Sylvain Guintoli – Alice Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 36.223 08- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 37.258 09- Chris Vermeulen – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 38.442 10- Alex De Angelis – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 42.437 11- Anthony West – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – + 47.179 12- Toni Elias – Alice Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 55.962 13- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 57.366 14- John Hopkins – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – + 58.353 15- Colin Edwards – Tech 3 Yamaha – Yamaha YZR M1 – + 1’00.613 16- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 1’05.620 17- Shinya Nakano – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 1’05.854 18- James Toseland – Tech 3 Yamaha – Yamaha YZR M1 – + 1’07.968 19- Marco Melandri – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP8 – + 1’21.023 Jorge Lorenzo vince nel 2009 da Captain America 2009: Jorge Lorenzo “Captain America” Il 2009 si vive sul confronto mondiale tutto in casa Fiat Yamaha tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo: il fenomeno di Tavullia vanta un tesoretto di 50 punti, completamente dimezzato al termine del fine settimana di Indianapolis a seguito di un banale errore al settimo giro. Con Rossi fuori gioco, preceduto alla 4° tornata dal dominatore delle prove Dani Pedrosa (caduto in testa, ripartito chiuderà in decima posizione), Jorge Lorenzo in versione “Captain America” si trova con la strada in discesa verso la terza vittoria stagionale dopo Motegi e Le Mans, riaprendo di fatto il campionato prima di Misano e della “tripla” extra-europea del mese di ottobre. Con due degli attesi protagonisti fuori gioco e Casey Stoner assente (sostituito da Mika Kallio, 8°), sul podio si evidenzia Alex De Angelis, 2° con la Honda Gresini dopo aver spiccato il miglior tempo nel Warm Up, cercando con queste prestazioni di guadagnarsi (senza successo) una MotoGP per la stagione successiva. Nella top-3 per la prima volta da pilota Ducati anche Nicky Hayden, in sella ad una Desmosedici GP9 con grafiche “Stars and Stripes”, c’è soltanto il quarto posto per Andrea Dovizioso davanti alle Yamaha Tech 3 di Colin Edwards e James Toseland ed il settimo per Loris Capirossi. Fuori gioco invece Niccolò Canepa, all’epoca pilota Ducati Pramac, e Marco Melandri, in gara con la Kawasaki-Hayate. Classifica MotoGP Indianapolis 2009 01- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 28 giri in 47’13.592 02- Alex De Angelis – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 9.435 03- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 12.947 04- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 13.478 05- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 26.254 06- James Toseland – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 32.408 07- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 34.400 08- Mika Kallio – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 34.856 09- Toni Elias – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 45.005 10- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 45.377 11- Chris Vermeulen – Rizla Suzuki MotOGP – Suzuki GSV-R – + 45.478 12- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 52.294 13- Aleix Espargaro – Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP9 – + 1’03.552 14- Gabor Talmacsi – Scot Racing Team MotoGP – Honda RC212V – + 1’15.086 Dani Pedrosa batte Ben Spies nel 2010 2010: trionfo di Dani Pedrosa, in evidenza Ben Spies La MotoGP si presenta a Indianapolis nel 2010 con Jorge Lorenzo già virtualmente campione (ben 77 punti di vantaggio su Pedrosa) e pensando al futuro, con Valentino Rossi e la Ducati che avevano ufficialmente sancito il loro matrimonio nel precedente round di Brno. In un fine settimana mitigato dal gran caldo a vincere è tuttavia Dani Pedrosa, semplicemente strepitoso in gara con un ritmo forsennato. Quarto al primo giro, il pilota della Honda in sequenza ha passato Hayden, Dovizioso e nel corso del settimo giro Ben Spies, autore della pole position su Yamaha Tech 3, in grado di concludere sul podio in seconda posizione. Miglior pilota Yamaha in classifica, il “Texas Terror” (6° a Indianapolis nel 2008 su Suzuki) ha lasciato a distanza Jorge Lorenzo, in gara con una livrea dedicata al lancio americano della nuova Fiat 500, mentre Valentino Rossi ha conquistato la medaglia di legno, quarto dopo ben tre cadute in due giorni e quattro turni di prove. Per il 9 volte Campione del Mondo in carica non c’è stato nemmeno il confronto con Casey Stoner, caduto nei primissimi giri nel tentativo di recuperare dopo una problematica partenzza, presto imitato anche da Marco Melandri che battezza così il personale 200° GP in carriera. Dopo la musica Andrea Dovizioso conclude quinto davanti a Nicky Hayden, alle loro spalle si evidenziano tre eccellenti “rookies” della MotoGP 2010: Marco Simoncelli, Alvaro Bautista e Aleix Espargaro, non Loris Capirossi che non va oltre la 11° e terz’ultima posizione anche a seguito del ritiro per problema tecnico di Colin Edwards. Classifica MotoGP Indianapolis 2010 01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 28 giri in 47’31.615 02- Ben Spies – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 3.575 03- Jorge Lorenzo – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 6.812 04- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – + 12.633 05- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 21.885 06- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 35.138 07- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 36.740 08- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 36.825 09- Aleix Espargaro – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP10 – + 44.905 10- Hector Barbera – Paginas Amarillas Aspar – Ducati Desmosedici GP10 – + 51.368 11- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 55.386 12- Hiroshi Aoyama – Interwetten Honda MotoGP – Honda RC212V – + 57.903 13- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’04.139 Casey Stoner in trionfo nel 2011 2011: trionfo Stoner, doppietta HRC In 102 anni di storia dell’Indianapolis Motor Speedway nessun australiano tra 500 miglia, Brickyard 400 della NASCAR, Formula 1 e MotoGP era riuscito a transitare sul “Brickyard” da vincitore. Non poteva che esser Casey Stoner a colmare questa lacuna, in trionfo nell’edizione 2011 del Red Bull Indianapolis Grand Prix, la settima vittoria nelle prime undici gare, la 30esima in carriera nell classe regina. A confronto con Pedrosa nelle prime fasi di gara, ben presto Stoner ha preso il via della fuga in solitaria staccando il suo più diretto avversario nella corsa al titolo Jorge Lorenzo, soltanto quarto e battuto nel confronto diretto in Yamaha dal compagno di squadra Ben Spies (3° in rimonta dopo una partenza da dimenticare), ipotecando la conquista del secondo titolo mondiale con 44 punti di vantaggio rispetto a “Porfuera”. Nella gara “degli altri”, mon c’è stato niente da fare anche per Andrea Dovizioso, quinto pagando 20″ effettivi all’esposizione della bandiera a scacchi rispetto a Stoner, peggio è andata a Marco Simoncelli che a due giri dalla bandiera a scacchi è stato risucchiato dal gruppo di metà classifica concludendo 12° in evidente crisi di pneumatici. Discorso similare per i piloti Ducati, con Karel Abraham e Loris Capirossi a gomme finite costretti al ritiro, presto raggiunti ai box da Nicky Hayden che dopo una combattiva prima parte di gara ha alzato bandiera bianca battezzando così il personale esordio in gara con la Desmosedici GP11.1. E Valentino Rossi? Decimo sul traguardo dopo un “dritto” nei primi giri (la moto è entrata in folle in sei-sette distinte occasioni) e con una gomma anteriore completamente finita. Classifica MotoGP Indianapolis 2011 01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 28 giri in 46’52.786 02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 4.828 03- Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 10.603 04- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 16.576 05- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 17.202 06- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 30.447 07- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 39.690 08- Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 53.416 09- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 53.790 10- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP11.1 – + 55.345 11- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 57.184 12- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 1’00.141 13- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’02.169 14- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP11.1 – a 2 giri Bis di Dani Pedrosa nel 2012 2012: Dani Pedrosa si ripete In un momento cruciale della stagione, Dani Pedrosa torna sul gradino più alto del podio ad Indianapolis, in trionfo da assoluto dominatore nell’edizione 2012 del Red Bull Indianapolis Grand Prix per una vittoria mai messa in discussione, impreziosita da un passo gara costantemente sotto al record della pista e da un siderale vantaggio di oltre 10″ effettivi a scapito di Jorge Lorenzo, secondo e confermatosi capo-classifica del mondiale con 18 lunghezze di vantaggio. Con Andrea Dovizioso terzo a completare il podio (all’epoca con la Yamaha M1 del Team Tech 3), ha concluso quarto nonostante una serie di fratture osee e la lesione dei legamenti della caviglia destra Casey Stoner, stoico ed eroico nel conquistare un eccezionale risultato in una delle sue ultime presenze in gara nella MotoGP. Nella gara “degli altri” con soli 16 piloti sul traguardo (e 12 a pieni giri), Alvaro Bautista (Honda Gresini) e Stefan Bradl (Hona LCR) a braccetto transitarono sul traguardo rispettivamente in quinta e sesta posizione a precedere Valentino Rossi, settimo con l’unica Ducati ufficiale in pista, ma a quasi 1 minuto (!) dal vincitore. Nessun punticino all’attivo invece per Ben Spies, fuori gioco per il cedimento del 4 cilindri in linea della propria Yamaha M1 quando si trovava in seconda posizione, e per Cal Crutchlow (scivolato), mentre tra le “CRT” sorprendente vittoria di Yonny Hernandez con la BQR-FTR Kawasaki del team Avintia Blusens. Classifica MotoGP Indianapolis 2012 01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 28 giri in 46’39.631 02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 10.823 03- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 17.310 04- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 19.803 05- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 22.556 06- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 30.072 07- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 57.614 08- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – + 1’08.442 09- Yonny Hernandez – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’11.106 (CRT) 10- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’14.079 (CRT) 11- Toni Elias – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 1’26.305 12- Ivan Silva – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’40.274 (CRT) 13- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – a 1 giro (CRT) 14- James Ellison – Paul Bird Motorsport – ART GP12 – a 1 giro (CRT) 15- Steve Rapp – Attack Performance – Attack Performance APR – a 1 giro (CRT) 16- Aaron Yates – GPTech – BCL GP212 – a 1 giro (CRT)

Lascia un commento