10 Giugno 2018

Superbike Brno: Jonathan Rea applaude il “colpevole” Tom Sykes da bordo pista!

Dopo il contatto e la caduta il campione del Mondo si è affacciato al guard rail per "salutare" il compagno di squadra

Jonathan Rea aveva appena festeggiato le 60 vittorie Mondiali, più di tutti, ma Tom Sykes gli ha mandato di traverso quello che poteva essere il week end della svolta del campionato. Nel corso del terzo giro il Cannibale ha incrociato la traiettoria con il compagno di squadra, era coinvinto  di averlo tolto di mezzo e di poter cominciare la sua gara, ma l’altro ha risposto,  toccandolo. Non tanto, ma quanto è bastato per mandarlo nella sabbia. Jonathan non l’ha presa e il giro dopo si è affacciato al guard rail per applaudire sarcasticamente. Ha fatto appena in tempo, perchè qualche curva più avanti Tom Sykes si è steso, facendo  tutto da solo. Una domenica bestiale per il campione del Mondo 2013. (qui cronaca e classifica di gara 2)

CHE GUAIO – Il giorno precedente Rea aveva sfruttato al meglio il rovescio di Chaz Davies (solo ottavo) per salire a +81 punti in classifica. In gara 2 non è scattato di slancio come al solito dalla terza fila, ed ha fatto due giri lenti in settima posizione dietro a Tom Sykes, provando più volte a passarlo. Già all’ultima curva, al termine del primo giro, le traiettorie si erano incrociate, Sykes aveva tagliato la strada a Rea tanto da alzare il braccio per scusarsi. Un giro e mezzo dopo il contatto fatale. Che i due “compagni” (si fa per dire…) non si amino è risaputo, che si potesse arrivare a tutto questo non era immaginabile.

RABBIA GIALLA – Il contatto costa carissimo alla Kawasaki: Rea era partito con l’anteriore C, più dura della B montata da tutti gli altri piloti di testa. Quindi avrebbe potuto fare la differenza nel finale.Magari attaccare Chaz Davies e incrementare ulteriormente il bottino. Invece il vantaggio è sceso a 65 punti, praticamente la stessa situazione della vigilia (erano 64). Fra riduzione dei giri e partenze da centro gruppo imposte da un regolamento fatto apposta per non farlo vincere facilmente, Rea non aveva proprio bisogno di un “compagno” così arrembante. Chissà come saranno contenti i giapponesi…

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