3 Marzo 2014

Pazzesco: in Australia Alex Lowes è partito con cinque fratture al piede

Sembra una storia di altri tempi: Alex Lowes, 23enne pilota ufficiale Suzuki, ha debuttato nel Mondiale a Phillip Island (Australia) con il piede sinistro rotto in cinque punti. Il campione britannico era volato a oltre 200 km/h nelle qualifiche del sabato mattina ma  nascondendo la gravità della situazione  aveva ottenuto il permesso di tornare pista […]

Sembra una storia di altri tempi: Alex Lowes, 23enne pilota ufficiale Suzuki, ha debuttato nel Mondiale a Phillip Island (Australia) con il piede sinistro rotto in cinque punti. Il campione britannico era volato a oltre 200 km/h nelle qualifiche del sabato mattina ma  nascondendo la gravità della situazione  aveva ottenuto il permesso di tornare pista già nella sessione successiva e poi nelle due gare del giorno dopo.

Alex Lowes ha corso in Australia con il piede sinistro conciato così: foto postata da lui stesso su Twitter

IL VOLO – Il dominatore dei test invernali era sbarcato in Australia carico come una molla realizzando il miglior tempo nelle due sessioni del venerdi, ulteriormente abbassato il sabato mattina. Cercando il limite era  incappato in una violentissima caduta alla curva undici, la penultima  prima del traguardo. Un terribile “high side” con pilota sbalzato dalla moto e violento atterraggio sul terreno. Lo avevano ricoverato al centro medico del circuto ma  al momento di essere sottoposto ai controlli del caso aveva minimizzato le conseguenze dell’incidente evitando di essere sottoposto all’esame radiografico. Era rimasto sul lettino il minimo indispensabile per alcune terapie di poco conto e poi era tornato di fretta nel box della Suzuki.

IL RITORNO – Neanche due ore dopo il botto Alex era tornato in pista nella mezz’ora di prove libere che precedono la Superpole. Successivamente si era regolarmente presentato in corsia dei box per i quindici minuti di qualifica realizzando il quinto tempo a mezzo secondo dalla pole record di Sylvain Guintoli.  Alex era andato a letto con il piede gonfio come un melone: il sinistro è quello che aziona il cambio ed è importantissimo disporre della forza necessaria ma soprattutto della perfetta mobilità della caviglia, il punto più sollecitato.

Alex Lowes, oggi, in convalescenza in Australia (twitter)

STOICO – Se Lowes si fosse sottoposto all’esame radiografico mai lo avrebbero fatto partire. Aveva fratture alla caviglia, alla base della tibia e a tre ossa dell’avampiede: un disastro. La foto che lo stesso pilota ha postato su twitter (dopo la gara…) vale più di mille parole. Ma per il tenace britannico saltare il GP sarebbe stato un dolore ancora più grande. Cosi ha fatto finta di nulla realizzando il secondo crono assoluto nel warm up del mattino. Al primo via però ha rischiato di pagare carissimo perdendo il controllo della GSX-R alla curva 1, un altro dei punti di Phillip Island dove per le velocità che si raggiungono è altamente sconsigliato cadere. Era rimasto immobile per qualche attimo, poi zoppicando aveva di nuovo raggiunto il box. Ne aveva abbastanza? No, tutt’altro.

TRE PUNTI – Due ore dopo si era rimesso la tuta, i guanti, il casco e – chissà come – anche lo stivale sinistro. Imbottito di antidolorifico era ripartito a tutto gas, con una gamba sola. Mancando quasi completamente di sensibilità al piede sinistro era finito dritto nelle prime battute al tornantino, tornando dentro in ultima posizione. Invece di tornare mestamente a casa, si era prodotto in una coraggiosa rimonta premiata dal tredecesimo posto. Tre punti Mondiali decisamente sofferti.

Alex Lowes durante il GP d’Australia (AlexPhoto)

CONVALESCENZA – Invece di rientrare subito in Gran Bretagna Alex è rimasto in Australia per sottoporsi ai controlli del caso in una clinica specializzata di Adelaide. Dove è finalmente venuta fuori la verità. Lowes dovrà stare a riposo per trenta giorni ma nel prossimo round di Aragon, il 13 aprile, sarà tornato come nuovo. “Forse sarebbe stato meglio non partire, è stato un rischio pazzesco e abbastanza gratuito, con il piede così conciato non aveva alcuna possibilità” aveva commentato lunedi mattina Paul Denning, direttore della Suzuki. Ancora non sapeva che il suo pupillo era partito con cinque fratture al piede.

Okay, è stato un azzardo. Ma gli avversari adesso sanno con chi avranno a che fare. Molto presto.

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