17 Marzo 2014

La Honda non potrà correre in Superbike con la MotoGP mascherata

Forse la Honda metterà in produzione una MotoGP replica ma otterrà l’omologazione Superbike solo se il prezzo di listino rientrerà nel limite che verrà fissato nel regolamento 2015. Perchè il Mondiale del futuro sarà low cost e non ci sarà spazio per special eccessivamente sofisticate e costose. 40 MILA € – Le Case costruttrici si […]

Forse la Honda metterà in produzione una MotoGP replica ma otterrà l’omologazione Superbike solo se il prezzo di listino rientrerà nel limite che verrà fissato nel regolamento 2015. Perchè il Mondiale del futuro sarà low cost e non ci sarà spazio per special eccessivamente sofisticate e costose.

Il disegno del motore V4 Honda derivato dalla RCV213V MotoGP

40 MILA € – Le Case costruttrici si stanno già confrontando su questo delicatissimo punto. Nella riunione svoltasi nel week end del round d’apertura in Australia la Ducati ha proposto un limite di 40 mila €, un margine di sicurezza per non rischiare l’esclusione della 1199 Panigale R che costa poco meno di 33 mila €. Qualche Marca è d’accordo, altre mugugnano e spingono per un limite più basso: in questo momento nessun altra Superbike stradale costa più di 30 mila €.

LOW COST – La Federmoto Internazionale ha appena abbassato il numero di esemplari necessari per ottenere l’omologazione: 125 subito, 250 entro il primo anno e 1000 entro il secondo. Okay, si potrà gareggiare in Superbike con modelli prodotti in piccola serie ma la strada ai prototipi mascherati è comunque sbarrata da una serie di norme stringenti. Già nel regolamento 2014 è obbligatorio l’utilizzo di componenti a prezzo imposto: la forcella non può superare 10 mila €, l’ammortizzatore 6 mila. C’è il price cap anche sui freni. Dal prossimo anno la rivoluzione sarà completa: si potrà correre solo in configurazione EVO, cioè con minori possibilità di elaborazione motore ed elettronica di serie. Il promoter Dorna vuole la Superbike più vicina alla produzione, con un buon numero di Marche coinvolte e gare combattute con tanti diversi vincitori. Escludere modelli eccessivamente costosi, a prescindere dai numeri prodotti,  diventa un punto irrinunciabile. Sul punto gli spagnoli in Australia sono stati chiari: la Msma (l’associazione dei Costruttori impegnati nelle corse) può fare le proposte che desidera per calibrare le regole, ma purchè siano aderenti alla nuova filosofia del campionato.

La Ducati Desmosedici RR stradale non è mai stata omologata per la SBK

SBARRAMENTO  – Le voci di una nuova Honda stradale con motore quattro cilindri a V derivato dalla MotoGP si rincorrono da mesi ma magari sarà un prodotto esclusivo destinato ad una clientela top level.  Un po’ com’è stata la piccola serie  Desmosedici  RR che Ducati ha proposto nel 2007-2008. La marca bolognese non si è mai sognata di far correre la Race Replica nel Mondiale delle derivate dalla serie. E neanche l’industria più grande del Mondo, anche se volesse, ci riuscirà.

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