11 Aprile 2014

Aragon, l'Aprilia vola a 323,4 km/h!

E' sempre l'Aprilia la Superbike più veloce. Il rettilineo da 1210 metri di Aragon, il più lungo in calendario dopo l'uscita di Monza, ha già emesso il suo verdetto: durante la prima sessione Marco Melandri è transitato a 323,4 km/h, un soffio meglio dell'altra RSV4 affidata al francese Sylvain Guintoli. La Kawasaki del campione del […]

E' sempre l'Aprilia la Superbike più veloce. Il rettilineo da 1210 metri di Aragon, il più lungo in calendario dopo l'uscita di Monza, ha già emesso il suo verdetto: durante la prima sessione Marco Melandri è transitato a 323,4 km/h, un soffio meglio dell'altra RSV4 affidata al francese Sylvain Guintoli. La Kawasaki del campione del Mondo Tom Sykes  ha incassato 3 km/h, le altre sono a distanza siderale. Nelle due gare di domenica Marco (e anche lo scomodo compagno…) scatteranno con l'asso nella manica. Non è comunque il primato di velocità: a Monza, dove il rettilineo è 100 metri più corto ma la velocità d'uscita dalla Parabolica è ben più alta,  nel 2013 Aprilia e Kawasasaki hanno sfiorato i 340 km/h.

DATI TECNICI – La rampa di lancio è una “S” da cui si esce in seconda, da lì i piloti snocciolano tutte le marce fino alla sesta restando per ben 12”5 a tutto gas. Il tempo di impiego della sesta varia a seconda dei rapporti e del vento, c'è comunque slancio sufficiente per arrivare alla rilevazione al massimo della velocità raggiungibile dalle maxi derivate dalla serie. Aprilia e Kawasaki hanno motorizzazioni diverse: la RSV4 è un quattro cilindri a V, la giapponese ha il quattro in linea. La cilindrata, per regolamento, è 1000 cc. L'Aprilia ha conservato il primato nonostante alcune nuove limitazioni introdotte quest'anno: airbox (cioè la cassetta filtro aria) di serie, quindi meno sofisticata dell'unità impiegata in precedenza, e limite di otto motori per coprire l'intera stagione di 14 round di due gare ciascuna. Le Superbike di oggi hanno 230-240 cavalli, poco meno delle MotoGP, che sono prototipi a tutti gli effetti.

FANTINO – Melandri è avvantaggiato anche dal fisico: è alto 166 centimetri e pesa appena 57 chili, dieci in meno di Guintoli. Per non parlare dell'altro francese Loris Baz, seconda guida Kawasaki, che misura 192 centimetri d'altezza per 83 chili: eppure ha la quarta velocità assoluta, 318,6. L'altezza incide sul CX, ovvero il coefficiente di penetrazione aerodinamica: Marco sparisce completamente dietro il cupolino e la carenatura, per i più alti è impossibile. I tecnici lavorano in galleria del vento per affinare le linee dei componenti modificabili per regolamento (cupolino, scarico, ect.) ma non possono accorciare i piloti…

DUCATI SI DIFENDE – Davies e Giugliano temevano di pagare dazio in rettilineo invece la Panigale ha limitato il divario in 9 km/h, contro i 21 di anno scorso su questo stesso tracciato. La Ducati ha il motore bicilindrico, può sfruttare una maggiore cubatura rispetto ai quattro (1200 cc contro 1000) ma ha maggiori limitazioni di preparazione: i pistoni, per esempio, devono essere gli stessi venduti al pubblico. La Ducati è stata poco più lenta della Suzuki di Laverty transitato a 315,8: in Australia l'irlandese si è difeso, acciuffando gara1, ma là la punta massima nel (breve) rettilineo è molto influenzata dalla velocità d'uscita dal rapidissimo (e impegnativo…) curvone finale. Qui sarà più ben più dura battere Aprilia.

EVO – La nuova categoria low cost con motore ed elettronica di serie, ovviamente paga pegno: la Ducati di Niccolò Canepa guida il plotone dell'altro Mondiale con 303,4 km/h, un pelo meglio di Bmw e decisamente più rapido delle Kawasaki. Ha stupito la debuttante Bimota BB3 che con un solo test alle spalle si è già spinta sopra ai 300 Km/h ed è vicinissima alla concorrenza: la moto è nuova ma il motore è il collaudato quattro cilindri Bmw. Nel 2015 la configurazione Evo diventerà obbligatoria per tutti.

SBK vs MOTOGP – Ad Aragon corre anche la MotoGP e il confronto è d'obbligo. Nella prima sessione del GP di Spagna dello scorso settembre il più veloce era stato Dani Pedrosa con la Honda con 333,8 km/h. Melandri, con la prestazione di oggi, avrebbe avuto la 12° migliore velocità della top class. Interessante: la RSV4 Superbike è andata più forte della ART che ha stesso motore Aprilia ma con minori vincoli regolamentari. Nella circostanza  Aleix Espargaro,  dominatore della sottoclasse CRT, era transitato a 316,1 km/h. Da notare che la MotoGP ad Aragon utilizza un tracciato diverso, l'ultima curva è anticipata e molto più veloce del rampino che percorrono  le Superbike. La speed trap però è piazzata nell'identico punto per le due categorie.

Ecco tutte le velocità massime registrate durante la FP1 (venerdi mattina): 1.Melandri (Aprilia) 323,4 km/h; 2.Guintoli (Aprilia) 322,4; 3.Sykes (Kawasaki) 320,5; 4.Baz (Kawasaki) 318,6; 5.Rea (Honda) 318,6; 6.Elias (Aprilia) 315,8; 7.Laverty (Suzuki) 315,8; 8.Toth (Bmw) 314; 9.Lowes (Suzuki) 314; 10.Davies (Ducati) 314; 11.Giugliano (Ducati) 313; 12.Haslam (Honda) 312,1; 13.Canepa (Ducati Evo) 303,4; 14.Camier (Bmw Evo) 303,4; 15.Iddon (Bimota Evo) 302,5; 16.Corti (MV Agusta) 302,5; 17.Salom (Kawasaki Evo) 300,8; 18.Badovini (Bimota Evo) 300; 19.Scassa (Kawasaki Evo) 298,3; 20.Guarnoni (Kawasaki Evo) 297,5; 21.Sebastyen (Bmw Evo) 298,5; 22.Andreozzi (Kawasaki) 296,7; 23.Fabrizio (Kawasaki Evo 295,9; 24.Foret (Kawasaki Evo) 294,3; 25.Morais (Kawasaki Evo) 294,3; 26.May (EBR) 287,2; 27.Yates (EBR) 282,2.

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