17 Settembre 2017

Ana Carrasco non è stata la prima, ma brava lo stesso!

Fantastica impresa della 20enne spagnola, ma la finnica Kirsi Kainulainen è arrivata un anno prima. Strappando ai maschi anche il titolo Mondiale!

Ana Carrasco, 20enne spagnola di Murcia, brucia i maschietti nella volatone che ha deciso la tappa della Supersport 300, la nuova entry class delle derivate dalla serie. E tutti parlano di prima donna a vincere una gara Mondiale di motociclismo. (qui la cronaca della gara)

Bellissima impresa battere 34 piloti dell’altro sesso, peccato che non sia stata la prima. Per la statistica la prima ragazza a vincere una prova iridata è stata la finlandese Kirsi Kainulainen, lo scorso giugno al Pannonia Ring, in Ungheria. (qui la celebrazione dell’impresa) Kirsi è la passeggera del sidecar ufficiale BMW guidato dal connazionale Pekka Paivarinta, uno dei top della specialista a metà tra moto e auto. Ma che, da sempre, si corre sotto l’egida della FIM, la Federazione Internazionale di Moociclismo. Quindi un Mondiale a tutti gli effetti. Come la MotoGP, la Superbike e – appunto – la neonata Supersport 300.

Kirsi, non contenta, sempre nel 2016, ha portato a casa anche il titolo Mondiale. Ovviamente prima ragazza a farlo. Okay, in Italia i sidecar sono quasi sconosciuti, ma in parecchi Paesi sono ancora seguitisssimi. I sidecar non sono un campionato minore, hanno una tecnologia (e costi…) top level. E’ anche una categoria molto, molto rischiosa. Sia per il pilota, che per i coraggiosi compagni d’avventura sdraiati a fianco. Fino all’avvento dell’era Dorna (attuale promoter di MotoGP e Superbike) i sidecar erano una categoria (seguitissima, in alcuni Paesi) del Motomondiale. E le statistiche dei sidecar sono da sempre, a pieno diritto, nel librone dei record della moto.

La super vittoria di Ana, per altro, è tutt’altro che una sorpresa. Corsedimoto l’aveva indicata nel marzo scorso addirittura favorita per la conquista del Mondiale. Vantando tre stagioni (quasi complete) nel Mondiale Moto3, la Carrasco è di gran lunga più esperta e smaliziata dei suoi attuali avversari, tutti alle primissime armi in campo internazionale. Nel 2013, a Valencia, Ana fece ottava, suo miglior piazzamento in Moto3. Nella gara vinta da un certo Maverick Vinales…

Morale della bella favola: bravissima Ana, ma le statistiche del motociclismo non possono essere aggiustate per creare la “notiziona” e aggirare così la noia del dominio di Jonathan Rea.

PS: Lo scivolone più clamoroso lo ha commesso il presidente della Federmoto Internazionale, il venezuelano Vito Ippolito. Che, via twitter, ha scritto: “Ana Carrasco…first ever winner”. La FIM non solo ha svenduto la gestione sportiva dei campionati del Mondo, ma non sa più neanche cosa organizza!

PS2: Ai tantissimi che non sanno di cosa si parla, consiglio di documentarsi prima di discettare a vanvera:

Sito ufficiale FIM (Federazione Motociclistica Internazionale) sezione “Campionato Mondiale Sidecar”

Aiuta anche wikipedia, che come al solito spiega tutto per filo e segno: questo il link

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