27 Luglio 2023

MotoGP, Yamaha in difficoltà: Meregalli svela il tallone d’Achille

Massimo Meregalli, team manager Yamaha, svela uno dei punti deboli che costringe alla rincorsa in questa stagione MotoGP.

MotoGP, Fabio Quartararo

La Yamaha si ritrova a vivere la sua peggiore stagione nella nuova era della MotoGP, con Fabio Quartararo che ha centrato un solo podio nei primi otto Gran Premi del 2023. Difficile tenere testa allo strapotere del marchio Ducati che può vantare ben otto moto sulla griglia. Una supremazia numerica che secondo Massimo Meregalli influisce non poco.

Meregalli sul team satellite

Fino allo scorso anno Quartararo aveva dichiarato a più riprese che la presenza o meno del team satellite RNF incideva poco o nulla sull’evoluzione della M1. “Se resta in Yamaha il prossimo anno (2023, ndr) e ci sono solo due Yamaha in griglia, non sarà davvero un problema. Perché facciamo ancora fatica a fare comparazioni valide con la nostra seconda squadra“. Sin dalla preseason è emerso evidente che la Casa di Iwata aveva dei profondi problemi di natura tecnica, emersi chiaramente nel corso del Mondiale. Il team manager Massimo Meregalli sa di avere un punto debole nel settore dell’aerodinamica, ma i problemi Yamaha hanno anche una natura strutturale. “Avere solo due moto è un grande svantaggio“, spiega a Motorsport-Total.com. “Noi facciamo il lavoro al cento percento, gli altri possono dividerlo, ogni squadra può assumersi il 25 percento“.

Un obiettivo entro il 2025

Il nuovo format della MotoGP rende sicuramente più importante la presenza di un team satellite, al fine di cercare in tempi rapidi il setting per il weekend di gara e studiare la strategia gomme. Per questo motivo Lin Jarvis e gli altri sono al lavoro per trovare una squadra cliente entro il 2025. Obiettivo impossibile per il prossimo anno, con i contratti blindati almeno per un’altra stagione. “Non appena inizieremo la prossima stagione, inizieremo a discuterne“, ha assicurato Meregalli. “Non vogliamo usarlo come scusa. Ma, sai, non abbiamo un altro team satellite e dobbiamo fare affidamento sui nostri due piloti per raccogliere informazioni in così poco tempo. Con più piloti è sicuramente più semplice“.

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