21 Dicembre 2023

MotoGP, Pol Espargaró rimpiange Ducati: “Sarebbe stato diverso”

Pol Espargaró sarà collaudatore KTM dalla stagione MotoGP '24. Il pilota di Granollers si confessa in un'intervista con Nico Abad.

MotoGP, Pol Espargaro

Dopo 18 stagioni nel Motomondiale, di cui dieci in MotoGP, Pol Espargaró dal 2024 non sarà ai nastri di partenza. Otto podi in classe regina, il suo nome è legato in particolar modo al marchio KTM con cui ha disputato ben cinque campionati. La fortuna non è stata dalla sua parte nel 2023: nella gara d’esordio a Portimao in un grave incidente ha riportato la frattura di 8 ossa e vari problemi al corpo che hanno condizionato non solo la stagione, ma anche la sua carriera.

La carriera di Pol Espargaró

Il minore dei fratelli Espargaró non ha avuto il tempo necessario per trovare il feeling con la RC16, dopo aver saltato ben otto Gran Premi. Il mercato piloti della MotoGP premeva per fare spazio all’astro nascente Pedro Acosta, da qui la scelta della Casa austriaca di dirottare Pol nel test team, dove affiancherà Dani Pedrosa e Mika Kallio. In un colloquio con Nico Abad l’alfiere di Granollers parla a cuore aperto della sua carriera sportiva. “Ho sempre avuto moto difficili da domare, soprattutto nei primi anni alla KTM. Ma è per questo che mi hanno valorizzato, perché ho dato sempre tutto“.

Anche nel biennio 2021-2022 ha dovuto fare i conti con una Honda RC213V che neppure Marc Marquez riusciva a gestire. Da qui la scelta di ritornare alla sua amata KTM, ma il vento ha iniziato a soffiare a sfavore… “Ho avuto il coraggio di scegliere progetti difficili anche nei momenti migliori. Forse ho scelto la Honda nel mio momento sportivo migliore, mentre nella fase di apprendimento ho scelto KTM. Se avessi scelto la Ducati, le cose sarebbero molto diverse. Ma non mi pento di nulla – prosegue Pol Espargaró -, ho scelto quello che credevo in base al momento e questo è ciò che mi ha fatto essere qui oggi“.

Il nuovo capitolo da collaudatore

Dalla prossima stagione MotoGP non correrà più per il sogno iridato, ma la Casa di Mattighofen ha già stilato un’agenda fitta di appuntamenti. L’obiettivo comune è di portare il marchio KTM all’apice della Top Class nel più breve tempo possibile. “Oggi sono e mi sento un pilota. Dovrò salire su una MotoGP almeno una volta al mese. Farò test e wild-card, non so ancora dove e quante, perché dobbiamo fare una riunione per vedere quali sono i circuiti migliori. E nel caso, spero di no, che qualcuno si infortunasse, dovrò sostituirlo. Quindi devo essere un pilota“.

Attualmente le condizioni fisiche di Pol sono buone, ma non ottimali. Anche per questo motivo la scelta di lasciare l’impegno della classe regina in modalità full-time, senza però disconnettersi definitivamente da quel mondo che gli ha regalato tante sensazioni. “La parte sinistra del mio corpo non è come vorrei. Mi sono rimaste alcune cicatrici, soprattutto nella zona scapolare dove si trovano i rotatori. Ho perso molta forza, più del 60% . Dopo la caduta non riuscivo a raccogliere nemmeno un bicchiere quando cadeva, ma spero che in breve tempo possa recuperare completamente“.

Jonathan Rea la splendida biografia: “In Testa” disponibile su Amazon

Foto: Instagram @polespargaro

Lascia un commento