31 Maggio 2014

MotoGP Mugello Prove 3: Pedrosa 1°, Iannone a 349.6 km/h

Marquez non si migliora ed è 2°, Rossi 6°

Condizioni climatiche ottimali hanno accolto i protagonisti della MotoGP all’Autodromo Internazionale del Mugello nel corso della terza sessione di prove libere, decisiva per determinare i 10 piloti ammessi di diritto al “Q2” delle qualifiche ufficiali. Chi si è garantito uno dei posti a disposizione è Dani Pedrosa, nel finale balzato al comando della graduatoria in 1’47″754 dopo un venerdì da dimenticare (addirittura 11°), in grado di tener testa per 261 millesimi al compagno di squadra e capoclassifica di campionato Marc Marquez (non miglioratosi per 11/1000 rispetto all’1’48″004 siglato ieri), per 0″263 ad Andrea Dovizioso, terzo con la prima Ducati Desmosedici GP14 ufficiali (e la disponibilità della mescola “Soft” Bridgestone).

Una Ducati all’attacco delle due Honda RC213V Factory Spec. del team ufficiale Repsol Honda, non distanti altri attesi protagonisti con ben 12 piloti racchiusi in meno di 1″. Questo il caso di Jorge Lorenzo, quarto assoluto a 0″274 davanti ad altre due M1 affidate a Bradley Smith (Team Tech 3) e Valentino Rossi, sesto a 0″401 dalla vetta indossando un casco “Pasta Di Vale”, chiaro riferimento ad una nota azienda del settore.

Scorrendo la classifica completano il novero dei 10 piloti qualificatisi per il “Q2” Cal Crutchlow (7°), Pol Espargaro (8°), Stefan Bradl (finito a terra alla variante “Biondetti”) più Andrea Iannone, decimo ed autore della nuova top speed record al Mugello a 349.6 km/h, meglio rispetto alla velocità di 349.3 km/h siglata nel 2009 da Pedrosa. Costretti a passare per la “tagliola” del “Q1” il leader delle “Open” Aleix Espargaro (Forward Yamaha) più Alvaro Bautista (12°) e Michele Pirro (13° con la Ducati Desmosedici GP14 Laboratorio, alla terza presenza stagionale e seconda da wild card), salito in sella alla ART-Aprilia di Iodaracing Project Michel Fabrizio, convocato in sostituzione dell’infortunato Danilo Petrucci, ha staccato il 23° crono a 6″9 dalla vetta. Costretto alla resa infine Nicky Hayden, prossimamente sotto i ferri per l’infortunio al polso destro.

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