12 Dicembre 2023

MotoGP, Alex Marquez racconta: “Honda mi ha fatto arrabbiare”

Alex Marquez ha ricordato la sua avventura triennale con HRC ammettendo che c'è stato qualcosa che lo ha fatto davvero infuriare.

MotoGP, Alex Marquez era arrabbiato con Honda

Il passaggio dalla Honda alla Ducati ha rappresentato una rinascita per Alex Marquez, che aveva anche rischiato di rimanere fuori dalla MotoGP. Salire sulla Desmosedici ha cambiato totalmente le sue prospettive, consentendogli di dimostrare di poter essere competitivo con un buon mezzo a disposizione. Ha vinto due sprint race (Silverstone e Sepang) e conquistato due podi nelle gare lunghe (Argentina e Malesia). Ha chiuso con il nono posto nella classifica generale, niente male. E con un anno di esperienza in più alle spalle, può cercare di migliorarsi nel 2024, quando nel team Gresini avrà anche un cliente scomodo come il fratello Marc.

MotoGP, Alex Marquez e l’esperienza Honda

Intervistato da DAZN, il pilota spagnolo ha ripercorso gli anni trascorsi in Honda. Era arrivato nel 2020, sostituendo Jorge Lorenzo dopo la decisione del maiorchino di ritirarsi. Entrato nel team ufficiale affiancando Marc, quest’ultimo si è subito fatto male alla prima gara a Jerez e da lì sono iniziati i guai per HRC. Non fu facile neppure per Alex: “Quando si è infortunato è stato complicato, perché immaginavo che stando con mio fratello nel box avrei potuto imparare e fare passi da gigante. Soprattutto quando sapevo già che l’anno successivo sarei stato in LCR e non in Repsol. Lì è stato tutto in salita. Un anno da esordiente che dovevo godermi mi è crollato“.

Nonostante le difficoltà, da rookie è riuscito a conquistare due podi a Le Mans e Aragon (secondo posto in entrambe le gare): “Il test a Misano è stato fondamentale per fare un click. L’evoluzione è stata molto costante. Parlando chiaro, quell’anno ho salvato la situazione per Repsol Honda, perché senza Marc i risultati non arrivavano. Da rookie ho ottenuto due podi, finendo l’anno con una buona crescita“.

Deluso da HRC

Marquez junior ha poi accettato la retrocessione nel team LCR, lasciando il suo posto a Pol Espargaro, soffiato alla KTM. Le cose non sono andate benissimo, perché non ha ricevuto il trattamento che si immaginava: “Nel 2021 mi hanno messo un po’ in secondo piano e questo mi ha colpito tantissimo, mi ha fatto arrabbiare tanto. Tutta l’attenzione degli ingegneri era passata a Pol, è stato qualcosa che non ho capito bene e che è stato difficile da accettare. La storia avrebbe potuto essere diversa, ma non può essere cambiata“.

Correre per una squadra satellite comporta inevitabili svantaggi, Alex sperava di essere preso maggiormente in considerazione per lo sviluppo della RC213V. Anche Rins si è lamentato di questa cosa approdando nel team LCR con un contratto diretto con HRC. Non a caso, ha deciso di trasferirsi nella formazione ufficiale Yamaha e di essere così al centro di un progetto tecnico.

Foto: Instagram

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