30 Marzo 2024

MotoE, Armando Pontone “C’è da lavorare, ma comincio già a divertirmi”

Armando Pontone archivia il debutto MotoE a Portimao. Sa su cosa deve lavorare, ma è soddisfatto del suo approccio. L'intervista.

armando-pontone-motoe-portimao

Dopo i test ufficiali, era il momento del debutto per Armando Pontone. Il rookie Aruba Cloud MotoE Racing Team si dice però abbastanza soddisfatto della prima uscita da pilota del Mondiale elettrico. Non sono mancati i problemi meteo, c’erano poi tutte le novità da mettere insieme per raccogliere il massimo possibile, ma Pontone è riuscito a portare a casa anche un 10° posto in Gara 1, quindi i primi punti MotoE. Una prima iniezione di fiducia in vista dei prossimi round, conscio di avere ora le idee più chiare sul lavoro da fare. La prossima settimana inizia anche la sua stagione CIV Supersport, ma prima di allora abbiamo avuto modo di fare il punto sul suo weekend a Portimao.

Armando Pontone, raccontaci il tuo debutto MotoE.

Purtroppo i test del giovedì sono stati compromessi dal tempo, per me sarebbero stati fondamentali visto che sono un esordiente e sto ancora prendendo il feeling con la moto. Sul bagnato comunque ho chiuso 9° nella combinata, quindi mi sono difeso bene. Per quanto riguarda il weekend mi sono adattato alla moto turno dopo turno e la conferma è che in Gara 2, all’ultimo giro e con le gomme usurate, ho fatto il mio miglior tempo. Sono sceso di tre secondi rispetto ai test, ma mi manca ancora circa un secondo e mezzo per stare col gruppo davanti. Forse se il giovedì fosse stato sull’asciutto avrei fatto ancora meglio, ma sono abbastanza soddisfatto, va bene così. Non mi sono mai tirato indietro, ho sempre dato il massimo in ogni condizione.

Non solo il giovedì di test, anche il primo turno del venerdì è stato problematico…

È stato inesistente, abbiamo girato più forte con la pista bagnata! Non ha dato una mano, ma tutto sommato sono riuscito a fare progressi e sono contento del lavoro del team. Alla fine arrivare a girare su 1:48, migliorando di 5-6 decimi in ogni turno… I passi avanti ci sono stati, c’è ancora tanto da lavorare ma adesso comincio a capire la moto.

  • 3
  • Immagini

    Dove hai visto i maggiori progressi, in che aspetti in particolare?

    La MotoE è differente rispetto alle moto che ho sempre guidato, quindi sto iniziando a prendere il giusto feeling, ad avere più sicurezza ed a capire la reazione della moto. Per non fare danni iniziali cerco di arrivare al limite della moto un passo alla volta. Già in gara ho cominciato a guidare diversamente, ho capito qualcosa di più e sono convinto che si può solo migliorare.

    Come valuti le tue prime gare MotoE?

    Forse potevamo fare leggermente meglio, in Gara 1 l’8° posto era alla portata. Il primo giro però è il mio punto debole: tutti gli altri partono molto veloce, rischiando tanto, io invece non sono ancora pronto per rischiarmela così. Oltre al fatto che mi devo ancora ambientare in questo nuovo format senza warm up lap ma con la partenza direttamente dalla griglia. Se perdi un po’ nella fase iniziale poi lo paghi nel corso della gara. Ma alla fine ho fatto il mio e ho portato a casa anche una top 10, quindi non è male. Ora sappiamo dove dobbiamo lavorare.

    Le avevi già scoperte nei test, ma come ti sei trovato con le gomme in un weekend di gara?

    C’è ancora tanto margine, ma sto cominciando a capire meglio come funzionano le Michelin, soprattutto riesco a fidarmi in apertura.

    Il prossimo round MotoE sarà a Le Mans, quali sono le aspettative?

    Non conosco il circuito, ma l’ho visto alla Playstation e almeno so come gira [risata]. Quando ho fatto la Moto3 mondiale è l’unica pista in cui non ho corso, c’era Folger al posto mio. Soprattutto però non vedo l’ora di risalire sulla moto, già riesco a divertirmi.

    Lascia un commento