Superbike: Marco Melandri, anche la Yamaha dice no
Magny Cours doveva essere la svolta, invece l'ex iridato è ancora a piedi
Marco Melandri è di nuovo a piedi. Nulla di fatto con la Yamaha a Magny Cours, che nelle intenzioni di tanti avrebbe dovuto essere il week end decisivo per mettere le basi sul futuro del 36enne ravennate. Lo aveva assicurato anche Remo Gobbi, mister Pata, parlando in TV: “Se la Superbike avrà ancora una copertura mediatica all’altezza, i soldi per Melandri in Yamaha ci sono“. E invece niente.
La Yamaha varerà una seconda squadra satellite, ancora è da definire se con una o due moto. “Sarà una piattaforma per lanciare giovani piloti in arrivo dalla 300 e dalla Supersport” dice Andrea Dosoli, responsabile delle attività sportive di Yamaha Europa. Melandri ha 36 anni, quindi mal si sarebbe conciliato con questo progetto. Ma la verità, forse, è più semplice: Marco in un team satellite, con un buon appoggio tecnico, avrebbe rappresentato un forte rischio per Michael van der Mark e Alex Lowes, confermati nel team ufficiale. Il sospetto che a Melandri sia stata chiusa la porta per evitare il fuoco amico è molto forte. Lucas Mahias, Sandro Cortese e Federico Caricasulo, i candidati alla Yamaha GRT, sulla carta sono assai meno ingombranti, anche se in realtà sono tutte buone manette.
E adesso Melandri dove andrà? Tramontata l’ipotesi Yamaha, resterebbe una Honda, che però ha già un accordo (solo verbale?) con Tom Sykes. Restano formazioni satellite di varie marche, ma bisognerà vedere che interesse abbia Marco a restare a tutti i costi in una Superbike che gli sta chiudendo tutte le porte migliori in faccia.
3 commenti
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BSB o AMA nel mondiale con la Dorna in mezzo ai meloni…
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Marco vai in America! pagano bene e ti diverti
Qui non ti meritano
Lassa perde……………. -
Potrebbe essere buono anche per L’endurance oppure si fa’ la cittadinanza Spagnola
e Ezpeleta gli trova una Ducati in Motogp in un paio di giorni
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