18 Maggio 2012

North West 200 Superstock Gara 1: domina Seeley, Stefano Bonetti 5° e.. sul podio!

Miglior risultato di sempre per l'Italia

Una giornata da ricordare ed incorniciare per il motociclismo tricolore. La prima gara riservata alla classe Superstock alla North West 200, inusitatamente in programma nel tardo pomeriggio di giovedì 17 maggio (grande novità dell’edizione 2012), consegna al nostro fenomenale Stefano Bonetti il 5° posto finale assaporando il gusto del podio. Pluri-campione della Velocità in Salita e da anni il pilota italiano più veloce al Tourist Trophy, “Bonny” ha condoto la propria Kawasaki Ninja ZX-10R nel gruppo di testa ritrovandosi, seppur a distanza dall’imprendibile Alastair Seeley (dominatore con la TAS Suzuki, alla 6° affermazione alla NW200), a stretto contatto con specialisti del Road Racing quali Ryan Farquhar, Cameron Donald, i fratelli William e Michael Dunlop più Lee Johnston, altra sorpresa della corsa con l’esordiente Ducati 1199 Panigale del Millsport Racing. Scattato nel 1° gruppo con accanto il recordman del TT 2010 Ian Hutchinson, Bonetti nei primi passaggi della contesa non ha commesso errori ritrovandosi in piena top-10 al termine del 1° dei 6 giri previsti, iniziando proprio in quel momento un’esaltante rimonta che lo ha portato ai vertici della classifica. Sorpasso dopo sorpasso, trovando il feeling con le condizioni di scarsa aderenza nei 14 kilometri del “Triangle”, Stefano ha raggiunto il terzetto composto da Johnston, Farquhar e Donald proprio a 2 giri dall’esposizione della bandiera a scacchi, dopo aver passato nomi eccelenti (e leggendari) del calibro di John McGuinness (15esimo su Padgett’s Honda), Bruce Anstey (costretto al ritiro), William e Michael Dunlop. Nelle concitate fasi finali Bonetti si è difeso egregiamente transitando in 5° posizione sul traguardo, ma ritrovandosi addirittura sul podio per un’errata lettura della classifica da parte della direzione gara. Intervistato in parco chiuso, salito sul terzo gradino del podio accanto al vincitore Alastair Seeley, pochi minuti più tardi è arrivata la “doccia fredda”: Bonetti viene nuovamente classificato in 5° posizione lasciando il podio ad un sorpreso Cameron Donald, ma entrando nella storia della North West 200 e del motociclismo tricolore, artefice del miglior risultato di sempre di un pilota italiano alla grande classica del “Triangle” tra Portrush, Portstewart e Coleraine. Una gara ed un’impresa semplicemente straordinaria per Bonetti, il più veloce in assoluto nell’ultimo giro in 4’52″972 (110.222 mph di media, meglio anche del vincitore Alastair Seeley con strada libera davanti in sè), con la possibilità di ripetersi sabato 19 maggio nella seconda gara della classe Superstock e nelle due manche della Supersport, categoria dove ha condotto la propria Honda CBR 600RR a ridosso della top-5 nelle prime prove. Se per i nostri colori resta questo storico risultato, Alastair Seeley ha prevedibilmente dominato la contesa ai comandi della Suzuki GSX-R 1000 del TAS Racing (oggi “Tyco Suzuki by TAS”) celebrando la sesta vittoria in carriera alla NW200 dov’è tuttora imbattuto dal “main event” del 2010 tra le Superbike. Campione British Supersport in carica e attuale protagonista del BSB, “The Wizard” si è involato al comando alla conclusione del 1° giro portando il proprio vantaggio da 6 ai 22 secondi finali, sufficienti per regolare Lee Johnston, 2° con la esordiente Ducati 1199 Panigale Superstock preparata dal Millsport Racing, in origine assegnata al vincitore della Scarborough Spring Cup Steve Mercer. Raggiunto l’accordo con la compagine di Patrick Murray a due settimane dall’evento, Johnston ha conquistato il primo podio in carriera alla NW200 e per la nuova 1199, già protagonista nelle corse su strada con buone possibilità di ben figurare tra un paio di settimane anche al Tourist Trophy dell’Isola di Man. Gara da dimenticare invece per Michael Dunlop, 8° con la Kawasaki del binomio Hunts/McAdoo, preceduto da un Michael Rutter in rimonta con la Ninja del team MSS Kawasaki e da James Hillier, buon 6° e protagonista poco più tardi anche della SuperTwins. Costretto al ritiro Bruce Anstey, soltanto 15° John McGuinness, completano la top-10 Guy Martin (9° su TAS Suzuki, partito dal 2° gruppo) e Ian Lougher (10°, ILR Kawasaki). Da segnalare infine il 33° posto raggiunto da Pierluigi Cinti all’esordio assoluto alla NW200 con la propria BMW S1000RR, un tocco di tricolore in più in una giornata indimenticabile per il motociclismo italiano. Cronaca di Gara Grande novità dell’edizione 2012, si corre già di giovedì al “Triangle” tra Portstewart, Coleraine e Portrush. Ad aprire le danze poco dopo le 18:00 locali è la prima di due gare in programma per la classe Superstock con condizioni climatiche indecifrabili: rispetto alle prove della mattinata non piove più, ma il tracciato per la stra-grande maggioranza resta bagnato, risparmiando soltanto l’ultimo settore tra la “Juniper Hill” alla “York Corner” di Portstewart. Ai piloti viene consentito di effettuare il classico “Sighting Lap”, cercando di far chiarezza sulla scelta degli pneumatici: full wet o intermedie? Tutti sembrano propendere verso la prima soluzione quando ormai suona la sirena che preannuncia il via delle ostilità: a seguito dei responsi delle prove Ryan Farquhar scatta dalla pole con accanto in prima fila Alastair Seeley e John McGuinness, in seconda Stephen Thompson, Bruce Anstey e Cameron Donald, regolarmente schierati anche i nostri Stefano Bonetti (accanto a Ian Hutchinson a completare il 1° gruppo) e Pierluigi Cinti, all’esordio alla NW200, al via nel 3° ed ultimo gruppo. Alle 18:23 locali in punto prende il via la corsa con Farquhar che conserva la pole, Seeley a contatto, bello spunto di Anstey che si porta in terza posizione davanti a McGuinness e la sorprendente 1199 Panigale di Johnston. Si va verso la “York Corner” di Portstewart con posizioni invariate, nel frattempo prende il via il secondo gruppo dove ci sono gli eccellenti “delusi” delle prove: Rutter, Cummins e Guy Martin. Le riprese dall’elicottero ci riportano alla testa della corsa con Seeley che sfrutta la scia di Farquhar e, giusto all’ingresso di Coleraine, alla staccata della “University Corner”, passa al comando. Già alla nuova variante della “Mather’s Cross” Seeley esce come un missile e guadagna un iscreto margine di vantaggio su Farquhar e Anstey, poco staccati nell’ordine anche Michael Dunlop, McGuinness, Johnston, William Dunlop e Hillier. Prevedibilmente Seeley inizia la personale fuga in solitaria, in due giri guadagna un margine rassicurante di 6″ rispetto al più diretto gruppo di inseguitori capeggiato da Farquhar con, poco staccati, Anstey, Mickey-D e tutti gli altri. In questo momento il più deciso è il sorprendente Lee Johnston con la Ducati 1199 Panigale del Millsport Racing, velocissimo nell’ultimo tratto di asfalto sostanzialmente asciutto tanto da portarsi addirittura davanti alle Honda Wilson Craig Racing di William Dunlop e Donald, ma occhio alle loro spalle perchè c’è il nostro fenomenale Stefano Bonetti, 10° al termine del primo giro, 8° ed in piena rimonta. Non è un caso che al terzo passaggio sul traguardo, giusto al giro di boa della contesa, si registra un acceso confronto per il 3° posto con Johnston, M.Dunlop, Donald e Bonetti a braccetto, perdono progressivamente terreno invece le Padgett’s Honda di McGuinness e Anstey con il “Kiwi” addirittura costretto al rientro in corsia box nel corso del penultimo giro. In questo momento l’acrobatica pattuglia di inseguitori recupera il gap da Farquhar tanto che per il riaggancio è questione di un attimo: Johnston si prende il lusso di sfilare la KMR Kawasaki in piena “Black Hill”, a ruota anche Donald ed il nostro Bonetti. Con Seeley che viaggia indisturbato verso la personale 6° vittoria alla NW200, l’ultimo giro regala grandi emozioni: Farquhar, Donald, Johnston ed il nostro Bonetti si presentano appaiati alla staccata della nuova variante “Mather’s Cross”, si pone in una posizione di vantaggio Lee Johnston che, a sorpresa, conduce la propria Ducati 1199 Panigale sul podio nonostante un doppiato (l’anglo-malese Steve Martin) davanti a sè. A 2″ seguono Donald, Farquhar e Stefano Bonetti con un “giallo” finale: inizialmente proprio il nostro Bonny sale (nel senso letterale del termine) sul podio, ma poco più tardi arriva la doccia fredda che riconsegna il 3° posto a Donald ed il 5° al nostro Stefano. Resta un risultato da incorniciare, il migliore per l’Italia alla North West 200, rappresentata anche da Pierluigi Cinti che conclude 33esimo all’esordio ai comandi della propria BMW S1000RR. Relentless International North West 200 2012 Classifica LiveWire AV Solutions Superstock Race 01- Alastair Seeley – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – 6 giri in 29’00.810 (111.010 mph) 02- Lee Johnston – Millsport Racing – Ducati 1199 Panigale – + 22.511 (109.593 mph) 03- Cameron Donald – Wilson Craig Racing – Honda CBR 1000RR – + 24.226 (109.487 mph) 04- Ryan Farquhar – KMR Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 24.311 (109.481 mph) 05- Stefano Bonetti – Speed Motor – Kawasaki ZX-10R – + 24.677 (109.459 mph) 06- James Hillier – Pr1mo Bournemouth Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 35.386 (108.799 mph) 07- Michael Rutter – MSS Bathams Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 35.852 (108.770 mph) 08- Michael Dunlop – Ard Na Mara/McAdoo Racing – Kawasaki ZX-10R – + 39.097 (108.572 mph) 09- Guy Martin – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – + 45.679 (108.172 mph) 10- Ian Lougher – ILR Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – + 47.923 (108.036 mph) 11- Conor Cummins – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – + 48.900 (107.977 mph) 12- Stephen Thompson – Taylor Lyndsey – BMW S1000RR – + 51.038 (107.848 mph) 13- William Dunlop – Wilson Craig Racing – Honda CBR 1000RR – + 54.111 (107.664 mph) 14- Adrian Archibald – AMA Racing – Kawasaki ZX-10R – + 1’17.274 (106.292 mph) 15- John McGuinness – Padgett’s MMCG Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’17.790 (106.262 mph) 16- Horst Saiger – Saiger Racing – Kawasaki ZX-10R – + 1’24.487 (105.872 mph) 17- Paul Shoesmith – Ice Valley Motorsave BMW – BMW S1000RR – + 1’28.490 (105.640 mph) 18- Dean Harrison – Ice Valley Motorsave BMW – BMW S1000RR – + 1’28.965 (105.613 mph) 19- John Burrows – Cookstown BE Racing – Kawasaki ZX-10R – + 1’29.209 (105.599 mph) 20- Ben Wylie – Wylie Racing/Per Cup Coffee – BMW S1000RR – + 1’33.794 (105.335 mph) 21- Olie Linsdell – Regal Leisure/Wheeler Electrical – Honda CBR 1000RR – + 1’36.190 (105.198 mph) 22- Herve Gantner – Ice Valley Motorsave BMW – BMW S1000RR – + 1’44.546 (104.721 mph) 23- Adrian Clark – BHR Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’45.122 (104.689 mph) 24- Stanley Gamble – Stanley Gamble Racing – Honda CBR 1000RR – + 2’19.187 (102.792 mph) 25- Antonio Maeso – Martimotos – BMW S1000RR – + 2’34.413 (101.966 mph) 26- Donald MacFayden – Capital Fire & Security Alarms – BMW S1000RR – + 2’53.005 (100.975 mph) 27- Dennis Booth – Dennis Booth Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 3’28.317 (99.146 mph) 28- Ryan McCay – Free Brothers Racing – Honda CBR 1000RR – + 4’20.158 (96.577 mph) 29- Mark Buckley – Splitlath Redmond – Aprilia RSV4 – + 7’16.745 (88.745 mph) 30- Ray Hutchison – Ray Hutchison Racing – Kawasaki ZX-10R – a 1 giro (96.354 mph) 31- Toni Rechberger – MSC Rottenegg – Suzuki GSX-R 1000 – a 1 giro (96.258 mph) 32- Steve Martin – MSS Bathams Kawasaki – Kawasaki ZX-10R – a 1 giro (95.789 mph) 33- Pierluigi Cinti – BMW S1000RR – a 1 giro (94.491 mph) 34- Daniel Jansen – New Zealand Motorcycle Adventures – BMW S1000RR – a 1 giro (92.705 mph) Alessio Piana

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