3 Agosto 2018

MotoGP, Johann Zarco cerca un manager. Laurent Fellon sarà solo coach

Alla vigilia del GP di Brno Johann Zarco annuncia che Laurent Fellon continuerà ad essere il suo coach, ma è alla ricerca di un nuovo manager.

Johann Zarco cerca di rimettere insieme i pezzi del puzzle dopo la battuta d’arresto subita da Le Mans al Sachsenring. Il doppio podio di Rio Hondo e Jerez aveva fatto disegnare sogni di gloria, con la Yamaha satellite capace di far tremare le M1 ufficiali di Rossi e Vinales quasi inspiegabilmente.

OBIETTIVO 2° POSTO – Nelle ultime cinque gare non è mai rientrato nella top-5, nonostante ciò ha chiuso la prima parte del campionato al 4° posto, ma da qui in avanti non potrà beneficiare di grandi aggiornamenti da Iwata visto che Tech3 dal 2019 sarà satellite KTM. “Il fatto che la moto non cambi è mentalmente difficile perché non puoi provare nulla di diverso. Ho dovuto eliminare questo problema nella mia testa. La moto rimarrà la stessa, ma è abbastanza buona per arrivare sul podio. Questo è il nostro obiettivo. Non sempre otteniamo il massimo, però devo stare tranquillo e lavorare con quello che ho. Quando abbiamo cambiato troppo sulla moto ne ho perso il controllo… Ora il mio piano per lottare per il secondo posto nel campionato del mondo. Sono in grado di farlo”.

ZARCO CERCA UN NUOVO MANAGER – In Germania è balzata all’attenzione l’assenza del suo manager e mentore Laurent Fellon, il rapporto in bilico è diventato di dominio pubblico e Johann Zarco non ne fa mistero. Continuerà ad essere il suo coach, ma troverà un altro manager, soprattutto che non abbia difficoltà con la lingua inglese. “Lavoriamo ancora insieme. Nello specifico, condividiamo una sensazione speciale quando siamo da soli su una pista con le moto. Mi piace e voglio tenerlo. Questo mi renderà forte anche in futuro. Ma mentre la mia carriera si evolve, devo cambiare alcune cose. Come un bambino che cresce. Ecco perché alcune persone pensano che stiamo discutendo o stiamo avendo problemi, ma cambiamo solo il modo in cui gestiamo, non come lavoriamo in pista “.

 

 

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