12 Settembre 2023

Res-Teck: Badioli “da un’idea di Pasini un business di successo”

Simone Badioli, imprenditore romagnolo innamorato dei motori, ci racconta Res-Teck, azienda leader nei simulatori

Simone Badioli Res-Teck

Da Valentino Rossi a Charlers Leclerc, da Jorge Lorenzo a Pecco Bagnaia. Non c’è campione che non si sia cimentato con i simulatori Res-Teck. Molti lo hanno in casa, lo usano per divertirsi ma i piloti di auto un po’ anche per imparare le piste. Res-Teck è un’azienda giovane che in breve tempo ha conquistato un ruolo di primaria importanza sul mercato internazionale. Non c’è appassionato si simulatori che non desideri avere un Res-Teck in salotto o almeno provarlo al centro presente al Misano World Circuit. La passione per questi “giochi” è molto più diffusa di quanto si possa immaginare, coinvolge un pubblico ampio ed eterogeneo: si va da ragazzini ai settantenni. Molti trascorrono le ore al simulatore, con buona pace delle mogli e compagne anche più apprensive o gelose: al simulatore si resta casa e soprattutto…non ci si fa male.

Simone Badioli, socio di Mattia Pasini, ci racconta com’è nata Res-Teck.

L’idea è di Mattia Pasini che durante il Covid partecipava a tutti i campionati virtuali. Ha visto che sul mercato non c’era nulla d’interessante e di un certo livello. Un pilota vuole sempre qualcosa di super tecnologico e per gioco e nata questa società insieme ad un nostro amico progettista. Abbiamo iniziato a collaborare con delle case automobilistiche e da niente è partito il sistema di gara di simulazione. Ci è esploso tutto un po’ in mano. Oltre ad avere un centro dimostrativo a Misano stiamo aprendo dei centri in giro per l’ Europa, con partner locali. Noi facciamo il cockpit che è un po’ la base, come nelle moto il telaio, ed in questo Mattia è super puntiglioso e preciso. Assembliamo poi le parti attive come possono essere i computer e gli attuatori di movimento che li possiamo paragonare al motore della moto. Cerchiamo il meglio che c’è, lo assembliamo e vendiamo in tutto il mondo.

Res-Teck è “a prova di moglie”

Siamo partiti dall’alto perché comunque Mattia Pasini voleva qualcosa di livello, sia dal punto di vista tecnologico ma anche di design. Ci piace considerare i nostri simulatori “wife-proof” cioè devono avere un aspetto tale che la moglie permetta di metterli in salotto. Queste cover si possono personalizzare e perfino abbinare all’arredamento e quindi ci pongono su un alto livello. Visto che questo business che era nato per gioco sta esplodendo, posso già dire in anteprima che in ottobre o novembre usciremo con un entry-level. Il mercato ci sta riconoscendo come player principale, abbiamo i nostri distributori ed introdurremo dei prodotti intermedi ma sempre fedeli alla nostra filosofia di qualità.

Simone Badioli e Mattia Pasini: affinità elettive

Io e Mattia ci conosciamo da sempre. Lo sponsorizzavo quando era un ragazzino. Ora è cresciuto, continua a correre ma è un ottimo imprenditore che gestisce un’azienda molto bene. Il mio business principale è un altro e questo è il mio divertimento. Io lavoro nel settore del lusso. Sono Amministratore Delegato di una società che si occupa quindi di altro. Però ci sono delle affinità perché i nostri simulatori sono di fatto dei prodotti di lusso: stiamo parlando di simulatori che partono da 5mila euro ma il grosso che stiamo vendendo va da 30mila euro in su, per persone che hanno la passione per l’automobile ed affiancano ad una supercar un simulatore per allenarsi.

Passione ed imprenditorialità

Io ho una grandissima passione per i motori da sempre, sia per due che per quattro ruote. Quando abbiamo intrapreso questa avventura siamo partiti con le idee molto chiare ed allineati. Il mondo della simulazione consente di avvicinarsi al motori senza perdere del gran tempo nelle giornate in pista perché ci si può allenare anche tutti i giorni.

Foto social Res-Teck

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