21 Ottobre 2023

Alex Design si è fatto la pista in casa “Villa Ida Racing Resort il mio sogno”

Il noto design da corsa si è costruito un tracciato minicross nella proprietà di famiglia a Capranica, nel viterbese. Ecco la storia

Alex Design, Villa Ida


Negli anni 80-90 Alessandro Mazzocchetti stato pilota, arrivando fino alla soglia del Mondiale, in seguito è diventato “Alex Design”, uno dei più apprezzati grafici delle corse. Da 35 anni è presenza fissa nel paddock della MotoGP. Una vita trascorsa fra un circuito e l’altro evidentemente non gli bastava, così si è fatto una pista in casa, riadattando una vasta proprietà affacciata sui boschi della Tuscia a Capranica, nel viterbese. Si chiama Villa Ida Racing Resort, ha aperto da poco e racconta una bella storia.

Nel Motomondiale non ci sono arrivato da pilota, ma da design è stato un successo crescente” ci illustra Alex Mazzocchetti. “Vivo nel paddock da 35 anni, praticamente è la mia famiglia. Con il passare degli anni sono stato ispirato da Kenny Roberts, Marc Marquez, Andrea Dovizioso e Valentino Rossi: oltre ad essere grandi campioni, ciascuno ha una sua pista privata. Perchè non potevo farlo anch’io?”

Facile a dirsi, ma a farsi?

Ho avuto la fortuna di avere una famiglia alle spalle che mi ha sempre supportato in tutto. La parte materna della famiglia era emigrata in Brasile, hanno fatto fortuna e sono tornati impiantando un’attività di fiorai. I vecchi hanno mi lasciato il podere e tutti gli annessi, gli ho fatto cambiare volto. Al posto della serra ho costruito i box, dov’era il terreno per le coltivazioni ci ho realizzato il parco chiuso. Nel campo dove venivano coltivati gli abeti per Natale ho ricavato una pista per il fuoristrada. Mi ha aiutato mio zio, ma abbiamo fatto tutto da soli, con la ruspa.”

Che impianto è?

“Abbiamo voluto ricreare un po’ lo spirito americano, il tracciato è scavato nel terreno. Ci sono una parabolica, il discesone, tratti molti tecnici, nella terra rossa. Ma non solo: intorno c’è tutto quello che serve per vivere un’esperienza da corsa che sia anche piacere. C’è un bred and breakfast, il ristorante, la musica, i disk jokey.”

A cosa servirà?

“L’idea concettuale è cavalcare il fenomeno pit bike e minicross, creare un impianto piccolo ma completo di tutto. E’ una scuola di avviamento allo sport destinata ai bambini, a chi è già pilota oppure vuole diventarlo. Ma che possa incontrare anche il favore di gente più adulta, desiderosa di passare una giornata piacevole, per passione e divertimento”

Quanto tempo c’è voluto?

“Ho impiegato sei anni, non è stato un gioco. Adesso la pista omologata ASI, aperta all’avviamento racing, corsi di guida, aiutiamo i bambini con il minicross, ci saranno delle gare ad invito. Cresciamo a piccoli passi. Ho rinunciato alle trasferte asiatiche della MotoGP per dedicarmi al mio Villaggio Racing. Sono molto orgoglioso”.

Perchè si chiama “Villa Ida”?

“Ida era mia nonna, la persona di famiglia che mi ha voluto più bene. Questa struttura , in fin dei conti, è tutto merito suo.”

Passi gran parte dell’anno ai GP. Il racing resort resta aperto?

“Certamente, ci sono due persone che gestiscono. Siamo aperti tutti i week end e su prenotazione anche nei giorni feriali. Abbiamo fatto anche parecchi eventi privati come quello recente, di cui vedete nel video. C’erano anche piloti e personaggi famosi. L’ingresso è ad invito, come il Ranch di Valentino Rossi”.

La prossima che t’inventi, cos’è?

“Il 4-6 novembre prossimi costruiremo una pista volante nel paddock superiore di Vallelunga. Faremo correre le MiniGP 110 e le 90 Minimotard. Il tracciato richiama il disegno del vecchio Vallelunga, che solo i più anziani ricordano. Dopo questo evento smontiamo tutti ma da febbraio diventerà una struttura permanente, Alex Design Rental Project, una sorta di Misanino in chiave romanesca. Con l’Autodromo di Vallelunga ho un accordo triennale per il restyling: hanno affidato ad Alex Design la riprogettazione del logo, la colorazione dei cordoli e dell’area podio. Sognavo da tanto di poterci fare qualcosa dentro”

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