MotoGP, Marc Marquez non si spaventa: “Devi andare contro la paura!”
Marc Marquez torna nella Jerez da dove è iniziato il calvario, ma non pensa alla famosa curva 3: "In quel punto sono il più veloce delle Honda".
Quello di Jerez è sicuramente un weekend differente per Marc Marquez, alle prese con la seconda gara in MotoGP dopo il rientro a Portimao. Cambiano le dinamiche, soprattutto a livello fisico, così come cambiano le percezioni in pista. Il ritorno a Jerez oggi aveva una enorme valenza anche sul piano mentale: Marquez tornava sul “luogo del delitto”, quella curva 3 da cui era iniziato il lunghissimo calvario durato fino alla gara in Portogallo.
“Curva 3 e 4? Sono tra i più veloci”
“Ho controllato i dati dopo le FP1: in curva 3 e 4 sono il più veloce delle Honda”, sentenzia subito Marc. “La prima volta ovviamente è stata una sensazione non normale passare in quella zona, ma poi ho guidato in modo normale”. Chi pensava potesse avere ripercussioni sulla testa, si è sbagliato: “Non ho avuto problemi a passare in quella zona. Bisogna andare contro la paura e non la devi avere!”
“Mi mancava potenza nel muscolo”
Come detto, rispetto al weekend di due settimane fa sono cambiate alcune cose. “Mi sono concentrato sull’evoluzione del corpo tra FP1 e FP2. Nella seconda sessione ho capito che qualcosa stava cambiando, non guidavo come al solito”, spiega Marquez. “Mi mancava potenza nel muscolo e la posizione in sella non è la stessa. Ho cambiato approccio da Portimao: non ho spinto con le gomme nuove per non stressare troppo il fisico. Stiamo lavorando sulla moto: in alcuni punti mi sento meglio, in altri peggio”.
“La strategia è arrivare pronti la domenica”
L’esperienza di Portimao sarà importante per affrontare questo weekend nel modo giusto. “Sono in condizioni simili a due settimane fa, ma d’accordo con Puig e il mio staff abbiamo deciso che la strategia è di salvare le energie per quando dovremo spingere”. L’obiettivo è arrivare pronti domenica: “In Portogallo ero senza forze in gara, qua deve accadere il contrario. Se non mi sento bene, proverò a salvaguardare il mio corpo”.
“Mi sento decisamente meglio rispetto a Portimao”
Tuttavia il piano di lavoro non è cambiato: “Abbiamo capito la via da seguire e rispettato il programma. Il nostro piano non è in relazione alle mie condizioni fisiche”. Marc continua: “Volevamo usare le gomme nuove all’inizio nella FP2 e non cambiarle mai. Durante le prove poi ci adattiamo: invece di fare 5 giri per run ne ho fatti 3/4. Domani faremo più tornate, oggi era solo venerdì e mi sento decisamente meglio rispetto al venerdì di Portimao”
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