16 Febbraio 2021

MotoGP, la tecnica: dove arriverà Aprilia nella stagione 2021?

A che punto è lo sviluppo Aprilia per il Mondiale MotoGP 2021? In attesa di saperne di più, rivediamo quanto fatto finora dalla casa di Noale.

Espargaro Aprilia MotoGP

di Paul Emile Viel/paddock-gp

Nel 2020 Aprilia ha abbandonato la vecchia filosofia di un motore V4 a 75° per sviluppare un V4 a 90°. L’obiettivo era recuperare la potenza che mancava rispetto ad altre case. Ma non era abbastanza per arrivare più in alto in classifica MotoGP. Cosa è mancato al marchio Noale nella scorsa stagione?

Nel primo test con la nuova RS-GP le cose sembravano andare molto bene. Col passare del tempo e con qualche chilometro in più però Aprilia si è trovata ad affrontare alcuni problemi di affidabilità del motore.

Il prototipo Aprilia versione 2019 faticava a tenere il passo con la concorrenza. Era una moto dalla buona guidabilità, ma la mancanza di potenza e la tendenza a non fornire buone prestazioni in qualifica non le hanno permesso di avvicinarsi alle prime posizioni.

Ricorderemo comunque che Andrea Iannone ha guidato per alcuni giri il GP d’Australia 2019! Su piste dove l’accelerazione e la potenza in sé non sono la soluzione definitiva, il prototipo della casa veneta si è comportato meglio. Ma, a causa di questo problema, Aprilia ha deciso che era ora di costruire una nuova moto partendo quasi da zero.

Ecco il primo prototipo della RS-GP versione 2020. I primi segnali sono stati estremamente positivi. Aveva molta più potenza e, nonostante ciò, Aprilia sembrava essere riuscita a mantenere il DNA della moto riguardo la maneggevolezza della precedente versione.

Dopo aver scelto tra due specifiche del motore, Aprilia ha compreso che la RS-GP accusava alcuni problemi di affidabilità. Durante la stagione 2020 hanno quindi deciso di ridurre leggermente la potenza del loro motore per preservarla. Purtroppo però questo era ciò di cui Aprilia aveva bisogno da tanti anni: proprio la potenza.

Nonostante questa mancanza, il pacchetto complessivo di Aprilia era migliorato. La moto era più efficiente in qualifica e sembrava aver mantenuto una buona maneggevolezza.

Aprilia ha lavorato anche sull’aerodinamica. Con più potenza è nata la necessità di un migliore controllo della macchina. Il pacchetto aerodinamico era piuttosto visibile, ma l’area su cui Aprilia ha lavorato di più nel 2020 era il pacchetto elettronico.

Nelle ultime stagioni Aprilia è rimasta leggermente indietro in questo settore, di conseguenza il 2020 è stato un complicato anno di lavoro sulla messa a punto nel corso di ogni fine settimana di un Gran Premio.

Cosa significa tutto questo per Aprilia nel 2021? Per prima cosa, ora sono l’unico costruttore ad avere ancora concessioni. Ciò significa che sono l’unico team nella categoria MotoGP che può continuare a sviluppare il proprio motore per tutto l’anno. La concorrenza invece, ad eccezione di KTM, utilizzerà i motori congelati dal Qatar 2020.

Migliorare il proprio motore nel 2021 è fondamentale per Aprilia se vuole raggiungere i risultati a cui puntava già l’anno scorso. Con un ottavo posto come miglior risultato, ottenuto con Aleix Espargaró a Portimao nel 2020, è chiaro che ancora una volta Aprilia è costretta a fare affidamento su piste dove accelerazione e velocità pura non sono la risposta a tutti i problemi.

Dopo un 2020 complicato in cui era necessario gestire un valzer di piloti, sembra che il futuro sia più luminoso per Aprilia. Se riescono a riguadagnare la potenza a cui hanno dovuto rinunciare, potremmo vedere la fabbrica di Noale avvicinarsi ai primi 6 come speravano. Si vocifera che l’Aprilia 2021 sia già scesa in pista a Jerez questa settimana…

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L’articolo originale su paddock-gp

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