22 Settembre 2020

Pol Espargarò voleva la Yamaha di Valentino Rossi: “Promesse non mantenute”

Pol Espargarò sperava nella Yamaha ufficiale di Valentino Rossi negli anni in Tech3. Ma a suo dire Lin Jarvis non avrebbe mantenuto le promesse.

MotoGP, Valentino Rossi e Pol Espargaro

Pol Espargarò lascia Misano con un podio, il secondo in questa stagione MotoGP 2020, confermando che KTM ha le carte in regola per ambire molto in alto. Il catalano è all’apice della sua carriera ed è pronto al grande salto con la Honda, dopo stagioni difficili. In passato gli era stata promessa persino la Yamaha di Valentino Rossi, nell’attesa ha perso occasioni importanti e imparato che la carriera di un pilota non può correre dietro le promesse.

Nessun rimorso per la scelta Honda

Quando è arrivata l’offerta HRC Pol Espargarò non ci ha pensato due volte. E non si pente della scelta presa neppure alla luce dell’exploit della RC16. “Quando prendi una decisione, di solito lo fai per migliorare. Metti tutto sul tavolo e scegli la decisione migliore. Ora penso di poter essere anche più veloce con una Honda“. Quando, nel 2017, ha deciso di aderire al nuovo progetto MotoGP KTM, si è presentata l’occasione per entrare in un team ufficiale. Dopo tre stagioni nella Yamaha satellite l’attesa è finita. “Per ogni giovane pilota non c’è niente di più importante che vincere. Per concetto, ma non solo sulle moto ma in ogni sport, gli atleti d’élite sono molto egoisti, tutto ciò che ci circonda vive per noi“.

Le occasioni mancate

Come racconta a ‘Mundo Deportivo’ Pol Espargarò ha dovuto rifiutare l’offerta Suzuki, al ritorno nel campionato MotoGP, per continuare a sperare in una sella Yamaha factory. Quella di Valentino Rossi. “Lin Jarvis disse di restare con il team satellite perché Valentino stava per ritirarsi e avrebbero avuto bisogno di un pilota più giovane. In seguito ha negato questo in una conferenza stampa, il che mi ha fatto sentire piuttosto male“. Intanto la Suzuki cresceva nei risultati e il treno era ormai perso. “Mi ripromisi che qualora un’altra fabbrica fosse entrata nel campionato e avessi avuto l’opportunità di entrare non ci avrei pensato due volte“.

La sfida del cambiamento

Pol vive uno dei momenti migliori nella sua carriera, sia fisicamente che psicologicamente, merito anche di una KTM che ha finalmente trovato la quadratura del cerchio. Jorge Lorenzo ha pronosticato il suo pentimento dopo il passaggio al Honda, ma il minore dei fratelli Espargarò accetta la sfida. “Puoi andare in Honda con paura o andare in Honda con ambizione. Voglio davvero imparare dai migliori, capire cosa sta facendo Marc, vedere se la moto è così difficile come si dice. Vedere quanti piloti non sono riusciti ad andare veloci con quella moto è una sfida“. Nel cambio marca molti piloti ci hanno rimesso, compreso Valentino Rossi nel biennio Ducati. Adesso Pol vuole essere l’eccezione che conferma la regola…

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