15 Luglio 2020

Test MotoGP, Maverick Vinales vola: “Questa Yamaha M1 corre davvero”

Maverick Vinales piazza il miglior crono nel test MotoGP a Jerez. Guarda con ottimismo alla gara domenicale: "Le gomme rispondono bene".

MotoGP, Maverick Vinales

Maverick Vinales piazza subito il miglior crono nel test MotoGP a Jerez in 1’37″793, beffando di poco più di un decimo Fabio Quartararo e Marc Marquez. L’alfiere Yamaha ricomincia da dove aveva concluso i test invernali, con il best lap sul giro secco, lasciando presagire quella che sarà la gara di domenica. La casa di Iwata approda alla prima gara stagionale dimostrando di aver lavorato bene durante l’inverno e il lockdown.

Al mattino Vinales si è limitato a ritrovare il feeling senza correre troppi rischi. Al pomeriggio, in condizioni da gara, ha premuto sul gas della YZR-M1. Ancora una volta l’agilità della moto di Iwata dimostra di avere un passo superiore in ottica qualifiche. “Ero abituato ad allenarmi con la R1, ma questa è un’altra moto – ha dichiarato a DAZN -. Questa corre, corre davvero. Molto felice, mi sono sentito molto bene in moto sin dal primo giro. L’abbiamo lasciato dove eravamo, quindi non vediamo l’ora che inizi il weekend“.

Una gara divertente

Non ha sofferto le alte temperature dell’asfalto neppure sul ritmo gara. “Abbiamo lavorato come sempre in ottica gara, perché a volte la nostra moto con il calore è un po’ sconosciuta, ma risponde bene – ha aggiunto Maverick Vinales -. Sono felice, ho provato a fare un po’ di ritmo alla fine della sessione e i tempi erano veloci“. Venerdì ritornerà in pista per piazzare subito un buon crono che gli permetta di assicurarsi la Q2. “Sarà divertente, soprattutto a causa del caldo. Le gomme rispondono bene, sono felice perché abbiamo lavorato bene. Abbiamo risolto molti dubbi per il week-end, potrò concentrarmi sulla mia guida e su come ottenere il massimo dalla Yamaha“.

Nel box Yamaha ha adottato tutte le restrizioni anti Covid e alcune verranno ereditate anche in futuro. “Ci sono cose che sono molto migliorate, penso che in futuro continueremo a farlo. Rende molto più facile la comunicazione con i caschi, perché a volte non mi capiscono bene, quindi è un sistema che continueremo a utilizzare quando il Covid non ci sarà più“.

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