19 Febbraio 2020

Terminale di scarico: cosa bisogna sapere per evitare sanzioni

Ecco cosa bisogna sapere per utilizzare uno scarico aftermarket senza incorrere in sanzioni previste dal codice della strada.

Lo scarico, il sound, i cavalli, il look… La sostituzione del terminale di scarico è da sempre motivo di discussione tra i motociclisti. Sono molte le “leggende metropolitane” che si raccontano su questo argomento. Con la stagione delle due ruote ormai alle porte è bene fare un po’ di chiarezza sul tema.

OMOLOGAZIONE

In primis è necessario sapere che il codice della strada consente la sostituzione del finale della marmitta con un terminale di scarico aftermarket. Lo stesso però deve disporre di un omologazione. Questa è valida solo se lo scarico viene installato sui veicoli per i quali lo stesso è stato omologato e non è valida se viene utilizzato su differenti modelli di moto. È bene prestare quindi attenzione alla scheda tecnica della marmitta per moto che decideremo di andare ad acquistare. Acquistando uno scarico omologato per sostituire l’originale si è in regola con il codice della strada. Sullo stesso è sempre riportata la marchiatura di omologazione.

OCCHIO ALLA RUMOROSITA’

Ci sono però situazioni di infrazione del c.d.s. spesso dovute alle modifiche operate dal proprietario della moto o all’usura del prodotto. Sono quelle che generano una eccessiva rumorosità della nostra moto, per le quali l’omologazione non ci mette al sicuro dalle sanzioni amministrative. La carta di circolazione del veicolo indica il livello di rumorosità dello scarico montato sul veicolo dalla casa madre. L’articolo 71 del c.d.s. recita infatti: “Chiunque circola con un veicolo a motore o con un rimorchio non conformi alle prescrizioni stabilite dal regolamento è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 85 ad euro 338…”

SCARICO RACING?

Più grave è circolare su strada con uno scarico racing. La sanzione è particolarmente pesante, ma ciò non può portare al sequestro della carta di circolazione. L’art. 78 che porta al sequestro del libretto si applica solamente nei casi in cui si rende necessaria la revisione straordinaria presso la M.C.T.C., in particolare il comma 1 recita così: “Quando siano apportate modifiche alle caratteristiche costruttive e funzionali, ovvero ai dispositivi di equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72”. Ovvero, questa visita, sarà effettuata nel caso in cui, sia stato sostituito il silenziatore originale con uno diverso e non omologato e richiederà il ripristino del veicolo a condizioni originali e/o di rispetto della normativa.

Questa circostanza è l’unica per la quale “si rende necessaria visita e prova presso gli Uffici della M.C.T.C.” L’articolo regola anche la gravità della sanzione amministrativa: “Chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova, ovvero circola con un veicolo al quale sia stato sostituito il telaio in tutto o in parte e che non risulti abbia sostenuto con esito favorevole le prescritte visita e prova, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682.”

ALTRE COSE DA SAPERE

Anche se si equipaggia la propria moto con gli scarichi racing (collettori e raccordi), ma corredati da numero di omologazione sul silenziatore si è soggetti a sanzione. Non deve però essere applicato l’art. 78 (con relativo sequestro e ritiro del libretto), bensì l’art. 72, il quale recita che i ciclomotori, i motoveicoli e gli autoveicoli devono essere equipaggiati con precisi dispositivi, aggiungendo al comma 13: “Chiunque circola con uno dei veicoli citati nel presente articolo in cui alcuno dei dispositivi ivi prescritti manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nei previsti provvedimenti è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 65 a 262 euro”. La modifica al tracciato originale dello scarico è modifica che presuppone una sostanziale variazione delle condizioni rispetto all’originale. Non è però contemplata e porta all’applicazione dell’ articolo 78, con conseguente revisione straordinaria presso la motorizzazione civile.

COME OVVIARE

La miglior via per personalizzare la nostra moto è quella quindi di sostituire il terminale di scarico con uno omologato, mantenendo il gruppo collettori originale. È inoltre consigliabile portare con sé, insieme alla carta di circolazione, il certificato di omologa fornito dal costruttore dello scarico, al fine di evitare ogni dubbio da parte degli accertatori.

Il montaggio dello scarico completo racing per uso pista è quindi fuori regola, ma se lo stesso è prodotto con traccia equivalente all’originale e corredato da terminale omologato porta solamente ad una sanzione amministrativa. Per evitare gravi conseguenze è bene quindi evitare per uso stradale prodotti non omologati. Il rischio di incorrere nel sequestro della carta di circolazione, nella revisione straordinaria ed in una pesante sanzione amministrativa è elevato.

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