3 Gennaio 2020

MotoGP, l’evoluzione aerodinamica della Suzuki GSX-RR 2019

Come è cambiata la Suzuki GSX-RR nella stagione MotoGP 2019. L'evoluzione di una moto che ha permesso ad Alex Rins di conquistare due vittorie.

MotoGP, Alex Rins

Suzuki e Alex Rins sono chiamati a ripetere e migliorare le prestazioni registrate nella stagione scorsa MotoGP. Due vittorie memorabili, la prima contro Valentino Rossi ad Austin, la seconda contro Marc Marquez a Silverstone, e un podio sul tracciato casalingo del Montmelò. Prossimo obiettivo è migliorare nelle qualifiche per non ritrovarsi a recuperare troppe posizioni nei primi giri e non perdere terreno dai big.

Merito di un ottimo lavoro di squadra che ha apportato continue migliorie alla GSX-RR. “Siamo stati costantemente vicini al podio per tutta la stagione – ha spiegato Ken Kawauchi, direttore tecnico di Suzuki -. Ma dopo Silverstone abbiamo avuto sempre più problemi perché la concorrenza è migliorata. Non abbiamo guadagnato altri podi, il che è stato un po’ deludente. Dobbiamo essere più costanti e lottare per il podio in ogni gara“. Appuntamento a Sepang il 6 febbraio per presentare la livrea del prototipo 2020. Il giorno seguente esordio stagionale in pista per testare la nuova moto, in particolar modo la nuova specifica del motore che ha raccolto consensi favorevoli da Guintoli, Rins e Mir.

EVOLUZIONE ‘AERO’ 2019

MotoGP, Suzuki fine 2018

Di certo la GSX-RR ha compiuto un bel passo avanti tra il 2018 e 2019, offrendo una base di partenza su cui costruire il futuro. Si è cominciati dal doppio scarico che ha migliorato l’erogazione del gas, oltre ad offrire un design avvincente. Anche il pacchetto aerodinamico è cambiato, riducendo l’avantreno a un unico pezzo combinato che ha sostituito i ‘baffi’ del 2018 e una presa d’aria meno esagonale e più arrotondata. Nella seconda parte di stagione MotoGP la presa d’aria è divenuta un rettangolo quasi perfetto, mentre l’Aero-pack ha preso larga ispirazione da quello Honda con alette ‘a fiocco’ più pronunciate.

I tecnici Suzuki hanno presentato tre versione del cucchiaio nel corso del 2019. La prima non ha avuto successo, in quanto troppo pronunciato e raschiava l’asfalto nelle curve che richiedevano maggiore inclinazione. La seconda edizione del cucchiaio è quindi risultata più piccola ed è stata ampiamente impiegata da Alex Rins e Joan Mir. Infine la GSX-RR ha montato uno spoiler leggermente più stretto, teoricamente con minor effetto aerodinamico. Un’evoluzione graduale che ha consentito alla casa di Hamamatsu di fare la voce grossa nel Mondiale MotoGP. E alzare le aspettative per il 2020.

MotoGP, Suzuki fine 2019

 

Lascia un commento