14 Ottobre 2019

MotoGP, Motegi: Michelin, sfida su un tracciato ‘stop&go’

MotoGP e Michelin verso il GP a Motegi. "Servono stabilità all'anteriore e grip al posteriore. Le gomme rispettano questi requisiti" ha dichiarato Taramasso.

motogp michelin

Entriamo nella prima di tre settimane consecutive di Gran Premi: tappa in Giappone, sul Twin Ring Motegi. Un appuntamento sempre difficile per la MotoGP ed in particolare per Michelin. Parliamo infatti di un tracciato ‘stop&go’, dalle grandi frenate (ricordiamo, qui in basso, quella spettacolare di Pedrosa nel 2014) alternate a brusche accelerazioni. Oltre a ciò, presenta una superficie abrasiva e le squadre troveranno basse temperature, che caratterizzano la zona in questo periodo dell’anno.

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Per quanto riguarda le condizioni di asciutto, la compagnia francese fornirà le tre mescole classiche, ovvero morbida, media e dura. Le posteriori presenteranno tutte un profilo asimmetrico, con una spalla destra più dura (ricordiamo le 8 curve a destra contro le 6 a sinistra). In questo periodo dell’anno poi la pioggia può comparire piuttosto spesso, come abbiamo visto nella stagione 2017. Soft e medium le mescole da utilizzare in caso di pista bagnata, entrambe dalla struttura asimmetrica al posteriore.

Queste le parole del manager Michelin Piero Taramasso: “Motegi richiede stabilità all’anteriore, visto che i piloti devono affrontare brusche frenate in particolare nelle curve ‘a 90 gradi’. Necessitano però anche di grip al posteriore per avere l’opportunità di accelerare in uscita dalle curve lente. Abbiamo scelto mescole che rispettino questi requisiti, dando ai piloti la fiducia di cui hanno bisogno per spingere, mantenendo il totale controllo della moto. Motegi può anche essere bagnato, come visto nel 2017. Sappiamo però come lavorano le rain, non abbiamo nessuna preoccupazione.”

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