29 Luglio 2010

Superbike: Jonathan Rea “Sarà un fine settimana difficile”

Johnny vuole far bene davanti al pubblico di casa

L’esperienza alla 8 ore di Suzuka, terminata non con il risultato aspettato dopo una gara davvero rocambolesca e piena di inconvenienti, ha lasciato il segno su Jonathan Rea, che l’ha considerata come lo “sforzo” a livello fisico più grande della sua carriera. Ora il pilota Honda Ten Kate pensa però solo al week-end di Silverstone che sta per iniziare, su un tracciato che il nord-irlandese non conosce. “Johnny” sostiene però di aver ricevuto qualche consiglio qua e là da amici piloti che vi hanno già corso (e probabilmente anche dal suo grande amico Eugene Laverty, che ha provato assieme al team Parkalgar Honda il mese scorso).

Il week-end di Brno è stato molto positivo per il #65, con la CBR 1000RR che è sembrata sin da subito funzionare egregiamente sul veloce tracciato ceco. Il britannico spera ovviamente che questo si ripeta in madrepatria, per poter ben figurare davanti ad un pubblico che lo ha visto cogliere i primi successi di rilievo e crescere quanto a pilota.

“La 8 ore di Suzuka è stata una gara davvero faticosa, probabilmente la cosa più dura che abbia mai fatto fisicamente” ammette Jonathan Rea. “Mi sono comunque divertito molto, e ho avuto un gran team che ha badato a me molto bene e ha reso l’esperienza molto divertente. Ora però è tempo di tornare al lavoro a Silverstone, che mi è sembrato un bel posto dove correre quando mi son recato lì per la gara MotoGP. Alcuni amici ci hanno guidato anche, e mi hanno dato qualche spunto.

Ma è una nuova sfida, che mi porta rinnovate motivazioni, quindi non vedo l’ora di competere. Sarà un fine settimana duro e non è vero che sarà più facile che per altri, essendo il tracciato di casa per me. Ma spero di ottenere molto supporto e guardo con grande attesa la possibilità di poter correre davanti agli splendidi fan britannici. Dobbiamo dimenticarci dei primi GP della stagione e fare attenzione a come si comporterà la moto da venerdì mattina; da lì cercheremo di progredire il meglio possibile.”

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