14 Febbraio 2013

L'Australia è la nuova America

Da oggi sul blog troverete un contributo quotidiano a scandire il conto alla rovescia per il grande debutto della Superbike 2013. Un caffè espresso 3,5 dollari, circa 3 €, un piatto di pasta 28 dollari (€ 21,50). L'Australia è diventata l'America e la crisi economica neanche sanno cosa sia. Un operaio non qualificato prende 40 […]

Da oggi sul blog troverete un contributo quotidiano a scandire il conto alla rovescia per il grande debutto della Superbike 2013.

Un caffè espresso 3,5 dollari, circa 3 €, un piatto di pasta 28 dollari (€ 21,50). L'Australia è diventata l'America e la crisi economica neanche sanno cosa sia. Un operaio non qualificato prende 40 mila dollari l'anno (€ 31 mila), uno studente universitario 30 mila dollari di borsa di studio. E se la domenica vuole arrotondare servendo pizze al ristorante si porta a casa 40 dollari l'ora.

Una volta gli occhi degli emigrati italiani erano pieni di nostalgia. Erano partiti con le valige di cartone percorrendo sedicimila chilometri  per fuggire lontano dalla miseria.  Volevano parlarti di calcio o di politica, per dimostrarti con orgoglio che non avevano reciso le radici. Erano quasi tutti del Sud.

Adesso gli italiani d'Australia hanno accenti di tutte le regioni.  Gente volata in Australia con una laurea in tasca, comunque con il portafoglio bello pieno. Non hanno alcuna nostalgia dell'Italia e quando volano in vacanza preferiscono il Giapppone, il Vietnam o le Isole Fiji <<che costano la metà delle Cinque Terre e sono belle uguale>>.

Ti raccontano di quanto quaggiù sia facile trovare occasioni, investire, fare affari. Di come la macchina dello Stato sia efficiente, con un welfare che non lascia indietro nessuno: il sussidio di disoccupazione è 3000 dollari al mese, la sanità è gratuita per tutti e i pensionati hanno un buono giornaliero per andare a fare  spese in taxi  <<così continuano a fare una vita dinamica, non si ammalano e alla fine lo Stato ci guadagna>>. Non fa una grinza. Le tasse si pagano da 40 mila dollari di reddito in su, in percentuali ridicole rispetto alle nostre.

Dallo scorso anno i prezzi sono cresciuti in maniera esponenziale ma è tutto calcolato: fanno salire l'inflazione del 4% annuo per sostenere l'economia e ci riescono.  La BCE in Europa vorrebbe fare altrettanto ma per adesso ha ottenuto il risultato opposto: salgono in prezzi ma la gente non ha soldi da spendere e i consumi calano. Si chiama stagflazione ed è il peggior veleno per il sistema economico.

Una volta gli emigranti avevano nostalgia di casa. Adesso ti guardano con la faccia serena di chi ha scampato il pericolo. Sarà difficile che tornino.

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