7 Gennaio 2014

MotoGP: alla scoperta della nuova classe “Open”

Le peculiarità della nuova classe "Open" della MotoGP

La grande novità del 2014, tuttora argomento di discussione tra le varie parti interessate. Accantonata dopo soltanto un biennio la classe “CRT” (acronimo di “Claiming Rule Team”), da quest’anno in MotoGP vi sarà la suddivisione tra due differenti “status” dei prototipi 1000cc 4 tempi: “Factory” (massimo quattro piloti designati per i costruttori impegnati) e “Open“, categoria che dovrebbe rappresentare un primo “step” in vista di modifiche regolamentari più significative nel futuro breve-medio termine. La MotoGP “Open”, che già a partire da questa stagione potrà vantare la presenza di ben 13 tra i 24 piloti iscritti al campionato, presenta diverse “concessioni” non di poco conto rispetto ai prototipi “Factory”: 12 e non 5 motori per affrontare tutti e 19 gli eventi del calendario iridato, serbatoio da 24 litri a dispetto dei 20 delle moto dei piloti designati “Factory”. Le nuove MotoGP “Open” (Honda RCV1000R, le due FTR Yamaha del Forward Racing, le FTR Kawasaki “a valvole pneumatiche” del team Avintia Blusens, la Ducati Desmosedici di Yonny Hernandez più le attese ART-Aprilia di Iodaracing Project e Paul Bird Motorsport) dovranno adottare la centralina unica (comprensiva di software) Magneti Marelli fornita dall’organizzazione, mentre le “Factory” saranno libere di sviluppare ed utilizzare il software sviluppato direttamente dalle case costruttrici. Aleix Espargaro correrà con la FTR Yamaha del Forward Racing Nella tabella di seguito sono riportate in breve le principali distinzioni tra MotoGP “Factory” e “Open”. Doveroso ricordare che entro il 28 febbraio prossimo le case costruttrici e le squadre dovranno nominare in quale delle due classi correranno i piloti senza possibilità, per via del conteggio dei motori, di passare a stagione in corso da una MotoGP “Open” ad una “Factory” e viceversa, se non in sostituzione di un altro pilota riprendendo di conseguenza il suo relativo “conteggio” dei motori punzonati. MotoGP “Factory” – Uso obbligatorio della centralina unica MotoGP, ma le case costruttrici potranno sviluppare ed utilizzare il proprio software – Utilizzo massimo di 5 motori per pilota a stagione. Saranno 9 il numero di motori per pilota per le case costruttrici all’esordio nel campionato – Serbatoio da 20 litri – Per le Wild Card disponibilità di 3 motori per il weekend di gara, centralina (e relativo software) libera per ragioni pratiche e di costi – Ogni costruttore (di moto complete o “telaista”) potrà nominare un massimo di quattro piloti con lo status “Factory” entro il 28 febbraio prossimo Scott Redding all'esordio in MotoGP con la Honda RCV1000R del team Gresini MotoGP “Open” – Uso obbligatorio della centralina unica MotoGP con relativo software e datalogger Magneti Marelli – Utilizzo massimo di 12 motori per pilota a stagione – Serbatoio da 24 litri

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