22 Settembre 2023

Supersport Aragon: Bulega padrone del venerdi, Manzi all’inseguimento

Ducati fa la voce grossa anche in Supersport con lo scatenato Niccolò Bulega. Stefano Manzi, la ricorsa è sempre più difficile

Bulega, Ducati

Niccolò Bulega, sempre lui. L’astro nascente Ducati ha sbaragliato la scena in questo assolato venerdi al Motorland Aragon, confezionando un’altra giornata coi fiocchi per il team Aruba e la marca italiana. Che nella combinata delle due sessioni ha sparato al vertice anche Federico Caricasulo, piombato a soli 187 dal compagno di marca che l’anno prossimo affiancherà Alvaro Bautista in Superbike. Stefano Manzi ha il terzo tempo, ma su questo tracciato favorevole alla Ducati su tutta la linea (leggi qui del tris rosso in Superbike) la Yamaha dà l’idea di essere alle corde. Sia nella prospettiva di due manche che contro un Bulega in questo stato di forma saranno ardue, che soprattutto in ottica Mondiale.

Bulega primo match point

Il ducatista ha accumulato 60 punti di vantaggio su Stefano Manzi e restano da disputare tre round, cioè 6 gare, per complessivi 150 punti in palio. Bulega potrebbe laurearsi campione del Mondo già qui al Motorland Aragon se domenica, al termine di gara 2, avrà 100 punti di vantaggio: in quel modo diventerebbe irraggiungibile. Ma per riuscire dove fare bottino pieno, sperando che Manzi non incameri più di dieci punti (un sesto posto, oppure due indicesimi, ect.) cioè una combinazione estremamente difficile. Se ne riparla, semmai, fra una settimana a Portimao. “Abbiamo cambiato molte cose sulla Panigale V2 rispetto ai test” ha spiegato Bulega. “Adesso sono veloce sia sul passo che sul giro veloce. Non penso al Mondiale, Manzi è molto incisivo e non sarà facile batterlo. Corro come sempre, per puntare al massimo, non penso a niente altro.”

Dalla Porta viene su bene

C’è molta curiosità intorno all’ex campione iridato della Moto3 (2019) da due round passato in Supersport sulla Yamaha Evan Bros. Most è stato un rodaggio, ma già a Magny Cours il toscano è andato molto forte, finendo sesto in gara 2. Qui conosce bene la pista, è già un vantaggio, e riparte dall’undicesimo tempo. Da segnalare anche il quinto crono di Adrian Huertas, lo spagnolo adesso in Kawasaki che l’anno prossimo prenderà il posto di Bulega in Ducati Aruba.

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