29 Luglio 2023

Superbike Most: Rea magia sul bagnato, Toprak azzanna Bautista

Jonathan Rea rompe il digiuno volando sul bagnato e batte Toprak che approfitta dell'errore di Bautista. Un altro podio per Petrux

Jonathan Rea, Superbike

Dalla lotteria Superbike di Most esce il numero 65 di un magistrale Jonathan Rea. Quando il tempo diventa scuro e la pista si bagna il nordirlandese ritrova sempre il mordente di un tempo. Era dall’Australia ultimo round ’22 che l’ex Cannibale era a digiuno, con questa fanno 119 vittorie! Ma, se così si può dire, gara 1 la vincono in due, perchè il contropiede di Toprak Razgatlioglu su Alvaro Bautista potrebbe avere un peso enorme sulla corsa al Mondiale. Il turco non ha retto il ritmo di Rea, ma ha approfittato dell’errore di gomme del rivale, mangiando altri 16 preziosissimi punti. Adesso è a -54, il vantaggio abissale con cui Alvarito era sbarcato a Imola, è quasi dimezzato!

Bautista retrocesso in griglia, poi sbaglia gomme

Alla Ducati ha girato tutto storto già prima del via. Infatti Alvaro Bautista, settimo in Superpole, è stato retrocesso in quinta fila (14° casella) perchè il suo giro veloce era stato ottenuto in règime di bandiere gialle. In griglia lo spagnolo ha fatto montare gomme da bagnato, scelta operata anche da Axel Bassani che però si è rivelata sbagliata. Quando l’asfalto ha cominciato a drenarsi, entrambi hanno dovuto fermarsi al box per montare le slick. Ma la frittata ormai era fatta: Bautista è finito solo dodicesimo, meglio Bassani ottavo. Nei primi, quando c’era ancora acqua in traiettoria, Axel era stato formidabile. Ma è stato un fuoco di paglia.

Rea e Toprak, il rischio paga

Entrambi hanno montato le intermedie, una scelta rischiosa perchè per 6-7 giri il fondo di Most era parecchio infido. Ma sia Jonathan che Toprak avevano buoni motivi per giocare il jolly: il primo per riassaporare la vittoria che mancava da così tanto, il turco per tentare di azzannare di nuovo Bautista al secondo passo falso di fila dopo la scivolata in gara 2 a Imola. Rea ha ipotecato il successo guidando in maniera formidabile nella prima parte: con le intermedie andava forte quasi quanto quelli che avevano le rain! Al sesto giro, quando Bassani si è dovuto infilare in pit lane per il cambio, Rea aveva fatto un break su Toprak di 14 secondi!

Petrucci ci prende gusto

Danilo Petrucci non aveva mai visto Most, per questo motivo il secondo podio di quest’avventura Superbike vale ancora di più. Anche l’ex MotoGP è stato furbo a puntare sulle intermedie, cominciando a spingere quando i gommati “rain” si sono dovuti fermare per il cambio. Toprak ha sudato sette camice per sbarazzarsene, ormai Petrucci è un cliente scomodo anche per i mostri sacri. Felicità anche per Scott Redding, quarto dopo una bella mischia con Iker Lecuona: in condizioni così anomale BMW e Honda si sono prese un respiro di sollievo. Scelta di gomma OK anche per Andrea Locatelli, sesto. Ad Axel Bassani resta la (grande) soddisfazione di esser stato velocissimo, al netto del cambio gomma: al traguardo ha pagato solo 22 secondi da Rea.

Torniamo alla Superpole!

Non basta il regolamento ballerino, con continui aggiustamenti del regìme di rotazione dei motori, concessioni e superconcessioni attribuite con un meccanismo comlicatissimo. Adesso anche la qualifica è diventata una lotteria. Negli ultimi round il verdetto scaturito al termine dei quindici minuti di qualifica è indicativo, perchè successivamente la classifica viene “aggiustata” e pesantemente condizionata in base alle bandiere gialle. Se uno spinge mentre un altro cade, in un punto magari lontano del circuito, è fregato. E’ una norma folle. Non si comprende perchè la Superbike non torni alla vecchia, carissima Superpole tutto-o-niente, con un singolo pilota in pista a giocarsi le sue carte. Senza nessuna influenza esterna.

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