25 Aprile 2010

Superbike: la cronaca della giornata di gare da Assen

La Superbike riserva sempre grande spettacolo

Domenica di grandi emozioni al circuito di Assen con quattro gare combattute, centinaia di sorpassi e tante emozioni in perfetto stile World Superbike. Jonathan Rea è stato il vincitore delle due manche, con il successo di Eugene Laverty in Supersport e di Ayrton Badovini nella Superstock 1000, alla terza vittoria consecutiva.

Superbike: capolavoro inglese in entrambe le manche

“What a race!” potrebbe essere il modo migliore di commentare entrambe le manche Superbike di questo quarto round stagionale sul tracciato di Assen. I podi hanno visto esposte 3 bandiere inglesi con “God Save The Queen” a fare da colonna sonora al capolavoro tutto made in UK di oggi inscenato dai centauri britannici Jonathan Rea, James Toseland, Leon Camier e Leon Haslam.

Al pronti via di gara 1 è  stato Troy Corser su BMW a scattare in testa dalla terza casella in griglia seguito da Camier, Rea e Smrz. La leadership della moto tedesca, dimostratasi in ottima forma questo weekend con Corser, è durata fino al decimo giro quando con uno spettacolare sorpasso Rea si è portato in testa alla gara che ha dominato fino alla bandiera a scacchi respingendo e rispondendo agli attacchi del connazionale James Toseland sulla Yamaha del Team Sterilgarda, tornato a girare veloce dopo le difficoltà riscontrate nelle sessioni di prove di questo weekend, a sua volta in costante lotta con Leon Camier, alfiere di casa Aprilia. Giù dal podio dopo una gara in rimonta, la prima delle Ducati, quella di Carlos Checa preparata dal Team Althea, poi premiato come autore del giro veloce della gara. Quinta piazza per Corser su BMW davanti a Max Biaggi che è riuscito a recuperare 5 punti sull’avversario in classifica generale, Leon Haslam, solo undicesimo. Settima posizione per Jakub Smrz, terzo sul podio lo scorso anno qui ad Assen, davanti a Crutchlow secondo pilota del team Yamaha Sterilgarda, Byrne e Haga solo decimo. Continua il periodo buio del Team Ducati Xerox che piazza l’altro pilota, Michel Fabrizio, in tredicesima posizione. Da segnalare il quindicesimo posto di Luca Scassa e la doppia caduta di Ruben Xaus scivoltato anche la mattina nel warm up.

Impossibile quantificare il numero di sorpassi e controsorpassi registrati nel corso di gara 2: per quindici lunghi giri un gruppo di sette piloti si è scambiato continuamente le posizioni in testa alla corsa in una gara incredibile e davvero molto combattuta. A spuntarla su tutti è di nuovo un trio di inglesi composto da Jonathan Rea che sulla Honda del Team Ten Kate è stato autore di un weekend da incorniciare nel quale ha ottenuto la prima pole in carriera, doppietta di vittorie e giro veloce in gara 2. Secondo sul podio Leon Haslam sulla Suzuki del team Alstare nettamente in ripresa rispetto alla prima manche davanti ad un ritrovato James Toseland in sella alla Yamaha del team Sterilgarda. Quarta piazza per Max Biaggi, unico pilota Aprilia al traguardo dopo la caduta del compagno di squadra, Leon Camier, a due giri dal termine mentre si trovava in terza posizione. Quinto posto per l’australiano di BMW, Troy Corser scattato anche in questa occasione velocissimo al semaforo verde. A seguire un tris Ducati composto da Checa sesto, Smrz settimo e Byrne ottavo davanti a Max Neukirchner finalmente tornato nella top ten. Ottimo l’undicesimo posto di Luca Scassa che sulla bicilindrica del team Supersonic è arrivato davanti a Michel Fabrizio, dodicesimo, con la Ducati del Team Xerox. Dei problemi tecnici hanno fermato Noriyuki Haga al sesto giro e Cal Crutchlow all’undicesimo. Fuori gioco dopo poche curve il nostro Lorenzo Lanzi caduto per un contatto con Tom Sykes.

Supersport: Eugene Laverty torna al successo

Dopo aver dominato tutti i turni di libere e qualifiche, quella di Kenan Sofuoglu sembrava una vittoria annunciata e invece il cambio di temperatura di oggi sul tracciato del Denthre ha scombinato un po’ di valori ribaltando di fatto le aspettative. La vittoria è andata all’irlandese Eugene Laverty che ha riportato sul gradino più alto del podio la Honda del team Parkalgar a digiuno dalla gara inaugurale a Phillip Island, dopo una gara in bagarre con Joan Lascorz quando il turco di casa Ten Kate in netta crisi di gomme ha perso un po’ di terreno. Un lungo del catalano della Kawasaki alla prima staccata del quindicesimo giro gli ha precluso la lotta per la vittoria rischiando di compromettere anche il secondo gradino del podio, recuperato poi nel finale ai danni di Sofuoglu. Giù dal podio Davies e Lagrive su Triumph rispettivamente quarto e quinto. Gino Rea sotto la bandiera a scacchi la spunta ottenendo la settima posizione su Fujiwara (Kawasaki) e il compagno di squadra Massimo Roccoli, primo degli italiani. Cadute per Michele Pirro, David Salom e Fabien Foret. Gli altri italiani sono Dell’Omo tredicesimo e Paola Cazzola quindicesima.

Superstock 1000: terza vittoria consecutiva di Badovini

Tre gare, tre vittorie, è questo il ruolino di marcia del 2010 di Ayrton Badovini, pilota biellese in forza al team BMW Motorrad Italia. Anche ad Assen dove sembrava un po’ in difficoltà lamentando problemi all’anteriore, causa anche di una caduta nel corso delle quelifiche di venerdì, l’italiano è riuscito ancora una volta a rendersi imprendibile dagli avversari in una gara condotta magistralmente. Al semaforo verde a scattare in testa dalla seconda piazza è stato Davide Giugliano che sulla Suzuki del Team 06 ha condotto la prima tornata davanti a Badovini, Bussolotti e Maxime Berger sulla Honda del Ten Kate Race Junior Team scattato male dalla pole. Badovini conquista la leadership della gara già al secondo giro e la mantiene fino alla bandiera a scacchi inanellando giri sull’1’39 basso. Alle sue spalle nel frattempo va in scena la bagarre per il secondo posto tra Giugliano e Berger seguita da quella tra il pilota capitolino e Magnoni per la terza piazza. La bandiera a scacchi dopo un ultimo giro tiratissimo ha incoronato Badovini re di Assen davanti a Berger e a Giugliano che fino all’ultimo è riuscito a tener testa al connazionale Magnoni. Da segnalare le scivolate di Bussolotti al quarto giro che ha involontariamente falciato anche l’altro italiano La Marra, e del francese Loris Baz a due giri dal termine mentre era in lotta per il quinto posto.

Il prossimo appuntamento con il mondiale Superbike è tra due settimane in Italia, a Monza, per il quinto round stagionale.

Silvia Lavezzo

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