18 Ottobre 2023

Phil Hill: campione pioniere che fece innamorare gli yankee alla Formula 1

Gli Usa adesso impazzano per la Formula 1, dopo averla ignorata a lungo. Anche se negli anni '60 c'era un asso americano che vinse il Mondiale

Oggi stiamo vivendo un cambiamento radicale, ovvero, che la Formula 1 sta spostando l’epicentro dei suoi interessi dall’Europa agli Stati Uniti d’America. Un cambiamento significativo, che è possibile vedere sotto i nostri occhi, con gare sempre più frequenti sul suolo a stelle e strisce. Una volta era il vecchio continente a seguire con più interesse la categoria, tanto che si diceva che gli statunitensi amassero solo la Nascar e la Indycar. C’è stato un pilota del passato che ha aperto le porte d’oltreoceano alla categoria madre delle quattro ruote, il suo nome è Phil Hill. Il primo campione del mondo statunitense in Formula 1, colui che fece conoscere agli yankee un altro modo di correre.

Nel 1958 il primo contatto di Phil Hill in Formula 1

Phil Hill nasce a Miami il 20 aprile 1927 e sin da subito si appassiona alle macchine. Il suo approdo in Formula 1 avviene nel 1958 quando si presenta ai nastri di partenza in quattro appuntamenti. Phil salta incredibilmente la 500 miglia d’Indianapolis che ai tempi era inserita nel calendario della F1, ma esordisce a Reims in Francia. Hill correrà dal suo esordio fino al 1962 con la Ferrari. Questo perché negli anni Sessanta stava crescendo un grande interesse per categoria anche negli USA e ciò spinse Enzo Ferrari ad accaparrarsi questo giovane ragazzo. Enzo lo descriverà, come un abile pilota nelle gare di durata, perché riusciva ad essere assai consistente, sapendo gestire bene anche la meccanica.   

Cinque sono state le stagioni in cui il pilota statunitense ha corso per la casa del Cavallino Rampante. Una crescita costante la sua, dove nel 1960 portò a casa la prima vittoria in Formula 1. Il 4 settembre di quell’anno si correva il GP d’Italia a Monza ed andò in scena tutto il talento di Hill. Il sabato la Pole Position per poi la domenica passare per primo sotto la bandiera a scacchi effettuando alla 23esima tornata anche il giro più veloce. Quella fu una giornata storica per il cavallino rampante, visto che il podio fu monopolizzato dai piloti in rosso. Dietro Phil giunsero il suo connazionale Richie Ginther e il belga Willy Mairesse.

Il 1961 è l’anno della Ferrari 156

Quando vinci la tua prima gara sblocchi un nuovo livello, ovvero quello di ripetere tale gioia e provare quella massima. I tempi erano maturi per crederci, anche se Phil era incostante nei risultati. Nel 1961 però, la Ferrari porta la 156, una vettura con la quale Hill andava a nozze. La stagione lo vede duellare per l’iride con il compagno Wolfgang von Trips. I due danno vita ad un bel duello che si chiude tragicamente al penultimo appuntamento della stagione. Il tedesco conquista la Pole Position a Monza e si sente carico per la gara. Nel corso del primo giro però, il pilota teutonico entra in contatto con la vettura di Jim Clark alla Parabolica. La Ferrari di Trips prende il volo, finendo tra la folla con la vettura che colpisce anche gli spettatori. il bilancio ci porta ad annotare la morte del pilota e di 13 spettatori.

Una fatalità che privò Hill del calore del suo pubblico

La tragica dipartita del compagno di Team portò Hill a vincere il titolo piloti, che trionfa in gara e diventa il primo statunitense a vincere in Formula 1. Una vittoria triste, che però legherà per sempre il suo nome con quello della classe regina a quattro ruote. Il pilota statunitense insieme a tutta la scuderia Ferrari decise di non prendere parte all’ultima gara della stagione. Il caso volle, che si corresse negli Stati Uniti d’America, nel piccolo paese dello Stato di New York, Watkins Glen. Il pilota non festeggiò quindi il titolo con il calore della sua gente ed un anno dopo salutò la casa di Maranello. Egli cercò nuove avventure in Formula 1 ma senza successo.  

Phil Hill e quel tre che lega ancora la Formula 1 e gli USA

Phil Hill è il pilota che ha conquistato il titolo con il minor numero di vittorie, solo due. Nessuno come lui, c’è da dire che allora le gare erano poche, otto gli appuntamenti quell’anno. Il palmares di Hill in Formula 1 è di un titolo e tre vittorie, tre successi lì avrà anche nella 24 ore di Le Mans sempre con la Ferrari. Quel numero, il tre, oggi lega tantissimo il campionato di F1 al suolo statunitense. Le prove negli USA quest’anno saranno proprio tre, una è già stata svolta, quella di Miami. Ora ci prepariamo a quella di Austin ed al penultimo appuntamento della stagione ci sarà Las Vegas. Phil Hill si è spento a Salinas il 28 agosto del 2008. Egli non poteva immaginare, quello che a breve sarebbe diventata la F1 negli USA e chissà sé tutto ciò ci sarebbe stato, senza il suo trionfo nel 1961.

FOTO: Sito Scuderia Ferrari

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