29 Gennaio 2024

Josef Newgarden, il pilota statunitense che poteva ambire alla Formula 1

Ieri alla 24h di Daytona Josef Newgarden ha conquistato un ulteriore grande successo in carriera, il suo talento meritava la Formula 1.

Nella giornata di ieri si è conclusa la 24h di Daytona, una delle gare madri non solo del motorsport statunitense, ma anche mondiale. La sorella della 24h di Le Mans per intenderci, dato che agli amanti d’oltreoceano piace fare gare per se. L’evento come sempre raccoglie più categorie insieme e fa parte ormai da anni del campionato IMSA. Il campionato endurance a stelle e strisce, un po’ come ormai è per la gara francese che fa parte del mondiale WEC. Nella categoria madre che ha partecipato alla Daytona ieri, il successo nella GTP è andato alla Porsche 963, del Team Penske. Vettura guidata dall’equipaggio: Dane Cameron, Matt Campbell, Felipe Nars e Josef Newgarden. Il nostro pezzo oggi, si concentrerà proprio su Josef Nicolai Newgarden.   

Josef Newgarden ha praticamente vinto tutto nelle serie statunitensi

Josef Newgarden è un pilota statunitense nato il 22 dicembre 1990 a Hendersonville, ovvero nello Stato del Tennessee. Il ragazzo si è contraddistinto nei vari campionati nazionali, arrivando a vincere praticamente quasi tutto. Newgarden corre in Indycar dal 2012, vincendo nel 2017 il suo primo titolo nella serie. Un trionfo ripetuto nel 2019, sempre con il Team Penske. Josef, inoltre, ha inanellato dal 2020 al 2023 una serie di secondi posti finali, che hanno dato al pilota del Tennessee, un valore ancora più di prestigio. Lo scorso anno poi, il trionfo è arrivato anche nella grande classica della 500 miglia di Indianapolis.

Il pilota statunitense ha conquistato così una delle prove più importanti per la carriera di un pilota. Un successo che da solo può valere quasi quanto un titolo Indy. La sua “fame” lo ha portato anche a correre nel campionato IMSA, sempre con la scuderia di Mooresville. Ieri sempre con la scuderia della Carolina del Nord è arrivata la vittoria in gruppo a Daytona, facendo così del pilota di Hendersonville uno dei più vincenti della storia. Ora, Josef Newgarden ha già detto che un campionato intero in endurance non lo farà. Ecco perché bisogna iniziare forse a guardare alla Formula 1, visto che il talento per correrci c’è ed è sotto gli occhi di tutti.

Gli Stati Uniti d’America ormai hanno il pallino Formula 1

Gli ultimi anni hanno visto una crescita formidabile della Formula 1 negli Stati Uniti d’America, anche grazie a Liberty Media. Uno sviluppo incredibile, che ha portato il massimo campionato automobilistico ad avere ben 3 tappe nel paese del Nord America. Gli organizzatori non nascondono la voglia di avere una scuderia tutta statunitense, che racchiuda la squadra ed anche la progettazione del motore. Il progetto c’è, anzi si parla molto di un ingresso di Andretti con i propulsori Cadillac. Quello che già c’è, è il pilota, ma Logan Sargeant sta meritando questo posto sulla griglia?

La stagione appena conclusa ha visto il pilota della Florida giungere ventunesimo nella classifica generale, conquistando un solo punto nel GP di casa del Texas ad Austin. Un bottino molto magro, ma come ribadisco sempre, una stagione di apprendimento la si dà a tutti. Il punto è che, Josef Newgarden merita una vera stagione in Formula 1. Lui potrebbe essere il giusto nome per riportare alla ribalta mondiale un pilota a stelle e strisce. Il suo talento è incredibile e lo dicono i suoi trionfi, il problema potrebbe essere dettato dal budget, che per correre in Formula 1 deve essere cospicuo. Nelle serie USA invece, i soldi ci vogliono ma sono comunque limitati, ma Liberty Media non potrebbe dare un’occasione ad un pilota con questo palmares?    

Un problema: l’età di Josef Newgarden

Il classe 1990 sa che forse il suo tempo per approdare in un campionato così diverso dalla Indycar, è molto difficile. L’età non è dalla sua parte, avendo ben 33 primavere alle spalle, inoltre, la guida è così differente che ci vorrebbero almeno due anni per capire a pieno una Formula 1. Josef Newgarden per di più, ha lasciato dichiarazioni al veleno contro il campionato mondiale, dichiarando che la vettura in Formula 1 vale di più del talento del pilota; quindi, meglio restare in Indy dove vince il pilota più forte e non il mezzo più dominante. Queste parole hanno un fondo di verità, nel massimo campionato, l’auto migliore ha sempre vinto, mentre in Indycar avendo vetture molto simili, esce maggiormente la qualità del singolo. Il punto è che tali parole, possono essere dettate anche perché Josef non ha mai avuto una chiara possibilità di entrare in Formula 1, una possibilità che non ha avuto nemmeno Scott Dixon prima ed ora sembra chiusa anche al talento più giovane di Alex Palou.  Questo è un peccato e pensando a Newgarden ancora di più perché, se Dixon è neozelandese e Palou spagnolo, Josef è proprio statunitense ed avrebbe fatto al caso di Liberty Media, avere un pilota di tale nazione così talentoso nel campionato di sua proprietà, sarebbe stata una bella cartolina.

FOTO: social Formula 1

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