Superbike Imola Warm Up Clamoroso: Gianluca Vizziello 2° tempo!
Ieri non l'hanno fatto correre (sbagliando l'interpretazione del regolamento) e oggi li ha lasciati a bocca aperta. Pista umida, i big cauti
Clamoroso a Imola: Gianluca Vizziello, ingiustamente non ammesso dai commissari al via di gara 1 stavolta non solo si è qualificato, ma si è preso il lusso di realizzare il secondo tempo, dietro la Honda ufficiale dell’olandese van der Mark. “Ho fatto appena nove giri in tutto, intanto ho vinto la battaglia, dopo in gara2 facciamo la guerra” ha commentato il 36enne lucano, diventato il beniamino degli appassionati Superbike dopo aver accettato di sostituire Roman Ramos. Venerdi notte si è messo in macchina, ha fatto 750 chilometri e nonostante la stanchezza aveva compiuto cinque giri nelle libere tre mancando il tempo di qualifica per appena quattro decimi. Dopo la rabbia di sabato in Kawasaki Go Eleven finalmente è festa grande.
La gara non è andata come Vizziello sperava, è finita dopo appena due giri alla Variante Bassa per una scivolata, senza neanche un graffio. Partito in fondo allo schieramento, aveva già recuperato quattro posizioni. “Li stavo passando come birilli, non avevo mai guidato una Superbike così veloce, per una vita mi sono dovuto accontentare di moto che andavano…in retromarcia” ha scherzato Vizziello.
“Peccato, penso che sarei finito in zona punti e sarebbe stata una piccola impresa. Ma è stato bello anche così. Sono partito con pochissimi giri di preparazione, sfidando mega team e piloti che avevano già fatto quattro GP e tutti i test invernali. E’ valsa la pena viaggiare tutta la notte di venerdi per essere qui a Imola, sono diventato il beniamino del pubblico e mi ha fatto molto piacere. Speriamo di avere un’altra possibilità…”
Se lo spagnolo Ramos non recuperasse (viene operato lunedi al primo metacarpo della mano sinistra) Vizziello correrà anche tra due settimane in Malesia. Non svegliatelo, il sogno continua…
Foto Diego De Col
3 commenti
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Esattamente come Stoner stesso comportamento. Se non fosse per i piloti come Vizziello ( fine carriera senza grandi ritorni economici e si sbatte per correre)non ci sarebbe il motociclismo. Stop nessun commento ulteriore è necessario
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Questa di Vizziello è una bella storia! Nel motociclismo preconfezionato degli anni 2010, finalmente una storia di quelle che fanno innamorare gli appassionati. Ed è bello che accada in SBK, che negli anni d’oro ne ha avute a iosa di vicende cosi’ e ultimamente ne aveva davvero bisogno…forza Gianluca, oggi siamo tutti con te!
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