7 Gennaio 2014

Moto3: come cambierà il mondiale nel biennio 2014-2015

Le modifiche regolamentari approvate per contenere i costi

Modifiche regolamentari per il contenimento dei costi, ma anche e soprattutto per tornare alla filosofia originale di una categoria destinata a valorizzare i giovani talenti del motociclismo internazionale. La classe Moto3 per il biennio 2014-2015 si appresta a vivere un’effettiva “rivoluzione regolamentare” fortemente voluta dalle parti chiamate in causa (Promoter, Grand Prix Commission, case costruttrici impegnate) con il chiaro intento di “correggere”, seppur in corso d’opera, alcuni “errori” del recente passato. Per filosofia classe destinata ai giovani con costi ridotti, nel primo biennio della formula 250cc 4 tempi si è arrivati ad una categoria… di costruttori. Costi eccessivi (ben noti a tutti, non soltanto per quanto concerne le “missilistiche” KTM ufficiali), netta distinzione tra chi dispone di pacchetto tecnico “Factory” e “Clienti”, il tutto “esaltato” dalla supremazia tecnica KTM, il costruttore che si è impegnato maggiormente nello sviluppo tecnico della categoria. Al fine di rimediare una situazione (opinione condivisa da molti) insostenibile, sono state ratificate con largo anticipo una serie di modifiche regolamentari in due “fasi”: un 2014 “di passaggio” già con alcune novità significative (motori “a sorteggio”, ulteriori restrizioni), un 2015 che dovrebbe riportare la Moto3 alla terminologia più appropriata di “entry class”. 2014: motori “a sorteggio”, restrizioni ai test privati La stagione 2014 che inizierà il prossimo 23 marzo al Losail International Circuit rappresenterà il primo, significativo passo avanti nel livellare i valori in campo, offrendo ai piloti under-28 maggiori chance di metter in mostra il proprio talento e potenziale. Da quest’anno i motori (massimo 6 a stagione, costo fisso di 68 mila euro per il “pacchetto”) preparati da ciascuno dei costruttori impegnati (KTM/Husqvarna, Honda, Mahindra) dovranno esser forniti all’organizzazione che, in tre fasi nell’arco del campionato, provvederanno mediante sorteggio (stile Moto2) ad assegnarli a ciascuno dei piloti iscritti a tempo pieno al mondiale. Prendendo in esame la KTM, da quest’anno rappresentata anche dal brand Husqvarna e sempre in qualità di “motorista” dei telai KALEX, preparerà le stesse medesime specifiche di propulsori per i 21 piloti al via (10 su KTM, 2 Husqvarna, 8 KALEX) che saranno forniti all’organizzatore. Il promoter, in tre momenti nell’arco della stagione, destinerà questi motori a ciascun pilota per costruttore: i propulsori avranno un sigillo e saranno distribuiti dal direttore tecnico in ordine casuale diventando di proprietà del team, senza richieste di riconsegna per contratto di servizio. Quando un motore avrà completato il suo ciclo normale sarà rimpiazzato da un altro con sigillo e in totale i motori per tutto l’arco della stagione 2014 saranno 6. Al termine del campionato i 6 motori potranno essere utilizzare per test o per essere rivenduti. Questa normativa scongiurerà possibili distinzioni tra piloti “Factory” e “Clienti”, con il risultato che ciascun marchio impegnato non potrà, da un punto di vista “motoristico”, effettuar alcun tipo di “preferenza” tra squadre e piloti. Mahindra tra le case impegnate in Moto3 Oltre ai propulsori, le case costruttrici dovranno rendere disponibili 6 cambi, con due specifiche incluse, che i team sceglieranno al primo evento della stagione (Losail, 23 marzo). Concesso inoltre alla Honda il rimpiazzo della catena di distribuzione dei motori ad intervalli regolari (rottura supervisionata dei sigilli inclusa). Rivista infine la regolamentazione in materia di test privati. Oltre alle prove ufficiali IRTA (Valencia, Jerez-1, Jerez-2), i team potranno prender parte a test in ogni momento a stagione in corso su un tracciato del calendario e uno al di fuori del calendario del Motomondiale designati ad inizio 2014 (nella maggior parte dei casi MotorLand Aragon e Almeria), ma non nei 14 giorni che precedono la disputa di un weekend di gara nel medesimo circuito. Concesso inoltre, così come per la classe Moto2, “Test Post GP” il lunedì o martedì successivo al Gran Premio, a patto che il tracciato non sia già stato precedentemente “prenotato” per Test MotoGP approvati dalla Grand Prix Commission. 2015: contenimento dei costi, motori a 13.500 giri/min La vera “rivoluzione” regolamentare la si avrà tuttavia soltanto dal 2015 con una netta riduzione dei costi: 60.000 euro (e non più 68.000) per quanto concerne un “pacchetto” di 6 motori per ciascun pilota al via esclusi i costi del cambio (1.500 euro ciascuno), 85.000 euro/anno di costi per il “pacchetto telaio” (esclusi motore, centralina elettronica, datalogger e transponder) comprensivo di aggiornamenti (1 massimo a stagione in corso). Le case costruttrici dovranno presentare la domanda di “fornitura delle moto” per la stagione 2015 entro e non oltre il 31 agosto prossimo: di conseguenza le squadre avranno tempo di effettuare ordini alle case entro il 15 settembre 2014, con la conferma di accettazione degli ordini stessi entro il 30 settembre. In caso di mancato accordo (ordine non accettato dalle case), le squadre potranno successivamente negoziare con altre case costruttrici. Per quanto concerne le normative tecniche, dal 2015 il regime di rotazione dei propulsori passerà dagli attuali 14.000 giri/min a 13.500 giri/min, come già in vigore nel CIV e, da quest’anno, anche nel campionato giapponese (All Japan J-GP3).

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