16 Dicembre 2011

MotoGP: 9 CRT al via nel 2012, modifiche al regolamento tecnico

Regolamentati i test, CRT, pesi minimi delle MotoGP

Che rivoluzione! Lo scorso 14 dicembre la Grand Prix Commission composta da Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna Sports), Ignacio Verneda (direttore esecutivo FIM Sport), Herve Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA) con la presenza di Javier Alonso (Dorna), Mike Trimby (IRTA) e Paul Butler (segretario del meeting) si è riunita a Madrid (sede di Dorna Sports) per deliberare alcune normative tecnico-sportive per la MotoGP 2012. Innanzitutto è stato chiarito il numero di CRT, “prototipi derivati dalla serie” di nuova concezione, che correranno in MotoGP nella prossima stagione: soltanto 9, inferiore rispetto al numero di 10-11 annunciato in precedenza. Facendo un rapido conteggio, saranno queste le moto dei “Claiming Rule Team” ammesse alla top class. – 2 dell’Aspar Team (base Aprilia), Randy De Puniet e Aleix Espargaro – Gresini Racing (FTR Honda), Michele Pirro – Speed Master Team (FTR Aprilia), Anthony West – Forward Racing (Suter BMW), Colin Edwards – Ioda Racing Project, Danilo Petrucci – Paul Bird Motorsport (base Aprilia), James Ellison – BQR Team (FTR Kawasaki), Ivan Silva e Yonny Hernandez Nel comunicato della FIM si fa riferimento ad una potenziale new-entry in campo-CRT attesa per le prossime settimane, con tutte queste moto al via che potranno cambiare lo “status” di CRT a seguito dei risultati raggiunti nella stagione 2012 (secondo quanto riporta il regolamento). Cambia invece, ed è una sorpresa, il peso minimo delle MotoGP 1000cc al via: da 153kg a 157kg, destinato a salire a 160kg (!!) per il 2013. Una vera e propria “tegola” per i costruttori impegnati che dovranno rivedere completamente il bilanciamento delle proprie MotoGP (4 kg, inutile ripeterlo, sono tantissimi). Infine, sempre a proposito delle normative tecniche, è stato imposto l’utilizzo della luce rossa posteriore a tutte le moto delle tre classi (GP, Moto2 e Moto3) in caso di pioggia, il tutto in pieno stile… Formula 1. Passando alle norme sportive, una versione rivista dei regolamenti in materia dei test è stata approvata. Questa ha incorporato le varie decisioni prese nel 2011 riguardo questo ambito. Inoltre, è stato deciso che i piloti sotto contratto nella categoria MotoGP possono compiere test in sella alla moto utilizzando il numero di 240 gomme stanziate per ogni squadra di ogni costruttore (in precedenza questo tipo di prove era riservato solamente ai test rider). Nell’interesse di una sana competizione è stato inoltre deciso che anche i piloti appartenenti ad altre classi oltre la MotoGP possano testare esclusivamente le moto dei loro team con un limite di 120 gomme a pilota. E’ stato inoltre accordato che i piloti non in grado di qualificarsi per la gara sulla base del tempo ottenuto in qualifica, possano qualificarsi se riescono ad ottenere un tempo almeno corrispondente al 107% del crono più veloce nel warm-up. Questa è una aggiunta alla regola precedente che teneva in considerazione soltanto le prove libere. Nel regolamento riguardante la MotoGP, per i piloti che iniziano la gara dalla pit-lane a causa di una sanzione relativa alla durabilità del motore, è stato accordato che in futuro essi partiranno dieci secondi dopo che la luce verte viene mostrata all’uscita della pit-lane. I piloti di ogni classe possono ora utilizzare un motore di avviamento sulla griglia. Per tutte le classi, le termocoperte possono d’ora rimanere montate fino al momento in cui viene mostrato il cartello dell’ultimo minuto. I generatori invece vanno rimossi, come prima, alla comparsa del cartello dei tre minuti.

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