Non è stato un weekend facile per i piloti ufficiali KTM, che dopo aver incassato sconfitte contro il rookie Pedro Acosta (e non solo) arrivavano a Jerez con grande voglia di fare bene. Nel 2023 sono saliti sul podio in entrambe le gare, con Brad Binder che si era imposto nella Sprint e poi era arrivato secondo nella gara lunga, e Jack Miller due volte terzo. Quest’anno non sono stati altrettanto competitivi e sono anche stati protagonisti di alcuni discussi episodi.
Sabato nella Sprint c’è stato il contatto Binder-Bagnaia con Pecco che poi è caduto ed ha accusato il pilota sudafricano di aver chiuso la vena, compiendo una manovra senza senso. Accusa respinta da Brad, convinto che avesse lo spazio per provare a superare il rivale. In ogni caso, non c’è stata alcuna sanzione. Incidente di gara.
Incidente di gara è stato considerato anche quanto avvenuto tra Miller e Morbidelli domenica. Al 18° giro il pilota del team Prima Pramac Racing era alle spalle dell’australiano e ha percorso internamente curva 5 finendo poi per provocare il contatto con l’australiano, che era leggermente più esterno. Entrambi sono caduti e si sono ritirati. C’era pochissimo spazio e da fuori è apparso un tentativo di sorpasso un po’ azzardato.
Jack non l’ha presa bene: dopo essersi rialzato dalla ghiaia era furioso nei confronti del collega ed è andato vicino a urlargli qualcosa. È anche stato trattenuto da un commissario, che ha evitato che la situazione degenerasse. Ad ogni modo, il pilota KTM ha spiegato che non aveva alcuna intenzione di mettere le mani addosso a Morbidelli: “Quando Acosta mi ha superato – riporta Speedweek – ho cercato di stargli dietro per capire e imparare cosa stesse facendo di diverso. Poi Morbidelli ha deciso di inserirsi in uno spazio che non c’era e per questo motivo sono andato a fare la doccia in anticipo. Non era il modo con cui volevo concludere la giornata. Ero frustrato, è vero, ma non volevo picchiare Franky“.
Il pilota italiano nel post-gara ha spiegato che in realtà non voleva neppure superare Miller, i due hanno fatto due traiettorie un po’ diverse e poi c’è stato il contatto. Sicuramente ci sono più responsabilità sue, che era dietro, però il FIM Stewards Panel ha stabilito che si è trattato un incidente di gara e non è stata comminata alcuna penalità.
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